Si ripropongono le presunte “manifestazioni miracolose” di Giampilieri Marina, piccola frazione del messinese. “Presunte” perché la Chiesa non si è mai pronunciata sulla loro autenticità.
Il caso ha origini alquanto profonde e diversificate, risalenti a 25 anni fa, quando un volto bronzeo di Gesù, posto al capezzale del letto della signora Pina Micali, fu visto lacrimare per la prima volta; queste si trasformarono poi in gocce di sangue. Seguirono spine dal naso e dalla bocca con simultanea comparsa di piccole croci di sangue sulle pareti, il cui sangue, analizzato, risultò essere umano. Ed ancora, toccò ad una statuetta della Madonnina ed a quelle successivamente donate, così come l’ultima, omaggio di un sacerdote di Agrigento.
Ci rechiamo nella casa della signora Pina Micali, che custodisce la statua della Vergine Maria. Osserviamo la statuetta e ci informiamo in merito: ci rispondono che fino alla mattina aveva lacrimato. Ai nostri occhi appaiono nitide le macchie fresche, che sembrano essere di sangue raggrumato sotto gli occhi, sangue che, per il quantitativo raccoltosi, fa pensare più a esito di ferite che di pianto. Tanti i fedeli accorsi provenienti da varie parti d’Italia.
Nel frattempo la casa viene chiusa per permettere ai presenti di raccogliersi in preghiera nella attigua cappella che l’Immacolata Concezione, durante le apparizioni, avrebbe chiesto di edificare per riunire a sé i suoi figli. Prima della recita del Santo Rosario, le componenti dell’associazione “L’Emmanuele onlus” (voluta dal frate cappuccino Giuseppe Raimondo) diffondono i messaggi della Mamma Celeste, che spronano alla preghiera ed alla fede. Non riusciamo a parlare con la signora Micali, che scorgiamo in lontananza; intervistiamo invece qualche devoto. Il denominatore comune è la fede, l’emozione di vedere queste lacrime e la tristezza della visione del sangue, che alcuni pellegrini interpretano quale segno della “scelleratezza dell’animo umano”.
Tornano a casa con il cuore colmo di gioia, ma con l’amarezza di non poter passare più tempo con la “Mamma di tutti”, si dolgono del poco tempo concesso ai pellegrini, del non poterla toccare, di non poter prendere il cotone per poggiarlo laddove in passato sarebbero apparse delle scritte di sangue.
“Queste voci del cielo saranno espressioni dei tempi, profezie che si avverano?”
Maria Pia Risa