Catania / Giardino Bellini, lo storico polmone verde

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Villa Bellini Catania

Negli ultimi tempi il Giardino Bellini di Catania (chiamato anche “Villa Bellini” o “a’villa“) è diventato uno degli ambienti più popolari per l’organizzazione di diversi eventi musicali e non solo. “Pinguini Tattici Nucleari“, “Luchè”, “Gemitaiz”, “Litfiba”, “Black Eyed Peas” sono solo alcuni degli artisti che hanno scelto come location per i loro spettacoli il Giardino Bellini. Fu inaugurato il 6 gennaio 1883 e divenne presto abituale meta delle famiglie catanesi. Nonostante i tanti cambiamenti, è rimasto uno dei principali luoghi di ritrovo della città etnea. Nei prossimi giorni la villa accoglierà ulteriori ospiti. Ma qual è la storia di uno dei due giardini più antichi di Catania?

Giardino Bellini di Catania / Le origini

Situato in pieno centro storico, è il principale polmone d’aria della città di Catania. La Villa occupa una superficie di 70.942 mq ed è abbellita da varie statue, fontane, prati fioriti e siepi. Nasce nel Settecento su ordine del principe di Biscari, Ignazio Paternò Castello. Il nucleo originario era stato commissionato seguendo le mode dell’epoca. Uno stile baroccheggiante, ricco di giochi d’acqua, siepi labirintiche e sculture. La Villa appartenne sin dall’inizio del 1700 ai principi Paternò Castello di Biscari. Era caratterizzata da un giardino chiamato “Labirinto” per via dell’intreccio dei suoi viali. Dopo una lunga trattativa con gli eredi del principe Paterno Castello, il comune acquistò il parco nel 1854 con l’intenzione di renderlo pubblico.

Catania Villa Bellini storiaPer reperire i fondi necessari per l’acquisto di alcune serre e i lavori di ordinaria amministrazione, il marchese Antonio Paternò del Toscano, scriveva al governo borbonico. Nel 1854, la proprietà passò al Comune di Catania che commissionò i lavori a vari professionisti. Una volta sbloccati i fondi, i soliti problemi interni tra funzionari causarono ulteriori rallentamenti ai lavori che si protrassero fino al 1875. Nel frattempo il comune aveva acquisito altri territori limitrofi al parco per poterlo ampliare ulteriormente. Solo in seguito fu affidato all’architetto Ignazio Landolina. I lavori terminarono nel 1883 e il parco venne aperto alla cittadinanza. Nel 1880 venne inaugurato il Viale Degli Uomini Illustri. Una serie di busti eretti su colonne raffiguranti vari personaggi importanti della storia italiana e catanese.

Giardino Bellini di Catania / Gli ingressi e il viale degli uomini illustri

Nel 1883 prima di ultimare i lavori e di consegnare il parco alla città, si decise di dedicare una parte della villa alla celebrazione delle grandi figure della città. Nacque così il Viale degli uomini illustri. Un omaggio a tutti coloro avessero portato in alto il nome della città. Tra cui: Giuseppe Mazzini; Caronda; Giovanni Verga. La “Villa” aveva già quasi tutte le statue presenti oggi (compresa quella dedicata a Mazzini e allo stesso Bellini), ma non l’attuale organizzazione. Inizialmente si entrava soltanto da piazza Roma (lato nord) e da via Domenico Cimarosa (lato ovest). L’ingresso di via Etnea, considerato oggi accesso principale, venne aperto soltanto nel 1926.

Giardino Bellini Catania / Zona verde

Il “Giardino Bellini” fu chiamato così per la caratteristica di essere circondato a destra e sinistra da busti dei personaggi più importanti della storia italiana e catanese. Durante i primi tempi prese vita un piccolo giardino zoologico con voliere e volatili in libertà. Intorno agli anni sessanta e per circa un decennio, il piccolo zoo si vide arricchire con molte varietà di animali. Tra cui: anatre, oche, cigni, pavoni, serpenti e scimmie. Trovarono posto anche alcuni elefantini. E un elefante indiano donato da un circo di passaggio, come simbolo della città di Catania.

Villa Bellini CataniaLa flora del giardino è molto varia, costituita in maggior parte da specie di provenienza subtropicale. Con il passare del tempo, le difficoltà economiche e una certa dose di insensibilità, tuttavia, hanno impoverito lentamente il prezioso patrimonio zoologico. Il giardino Bellini oggi è per lo più una zona verde – con querce, pini, cipressi – che offre un parco giochi ai bambini. È uno spazio naturale per chi desidera fare un po’ di movimento all’aria aperta o leggere. All’occorrenza, la Villa si trasforma in uno spazio adatto a fiere e concerti. Rimane ancora una meta ambita dai turisti, colpiti in particolare dal calendario e dall’orologio realizzati con l’impiego del verde.

                                                                                                        Rebecca Charamah

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