L’avv. Angelo D’Anna è il nuovo sindaco di Giarre. Se le previsioni davano un testa a testa nel ballottaggio con Tania Spitaleri, la vittoria del “candidato senza partiti alle spalle” appare ancora più schiacciante, con 7.841 voti contro i 4.567 della esponente di sinistra, invero sostenuta anche da ex consiglieri eletti in passato nelle file berlusconiane e pronti al cambio di casacca in virtù di una presunta “salita sul carro del vincitore”, come era annunciata la Spitaleri.
D’Anna, dicevamo. Un esponente del mondo cattolico, preso in giro da rappresentanti di prima e seconda Repubblica per aver scelto di non essere sostenuto da partiti, ma solo dalla gente.
La chiave di lettura del suo trionfo non può limitarsi alla cosiddetta spaccatura all’interno del PD giarrese: sia perché storicamente, dopo il grande Biagio Andò, la sinistra a Giarre non ha mai avuto grossi risultati (Pippo Toscano fu eletto dal popolo per le qualità personali); sia perché vanno considerati i mille rivoli in cui si è diviso quel fiume in piena che era sul territorio il centrodestra giarrese, viceversa sempre compatto, unito e vittorioso negli anni passati. Se il PD è spaccato, il centrodestra non esiste più, prova ne sia che anche i suoi esponenti “storici” si sono schierati o per l’uno o per l’altra.
La vera chiave di lettura è semplicissima da interpretare. I giarresi non ne potevano più di vedere la propria città “gestita” da politici, onorevoli, caporali e sinanco ministri che si sono visti in questa campagna elettorale per appoggiare la Spitaleri ma che, se non hanno contribuito a depauperare Giarre di molti servizi, nulla hanno fatto a sostegno del loro mantenimento. Giarre terra di conquista, ancora una volta: ed i giarresi stavolta si sono ribellati.
Tania Spitaleri è un’ottima politica, la fa –si può dire- di professione. Il suo patrimonio e la preparazione personale non vanno dispersi, e sicuramente troverà una giusta e legittima collocazione nell’ambito cittadino e –perché no?- provinciale.
Ma Angelo D’Anna, sposato con la dolcissima Paola, padre di sei figli, è il nuovo che l’opinione pubblica ha voluto premiare ed in cui spera. A lui l’arduo compito di risollevare le sorti di una città che da troppo tempo ha rappresentato per altri un “osso da spolpare”.
In consiglio comunale, D’Anna potrà contare su 11 consiglieri: Caltabiano Patrizia, Savoca Giuseppina, Maccarrone Orazio, Di Prima Alfio, Camarda Antonio, Arena Maurizio, Leotta Giuseppe, Cardillo Francesco, Castorina Armando, Finocchiaro Rosaria e Longo Francesco, quest’ultimo eletto in una lista che appoggiava quale candidato sindaco Salvo Vitale, prossimo assessore di D’Anna.
Restano consiglieri d’opposizione: Patanè Leonardo (primo degli eletti in assoluto con 710 voti), Santonoceto Maria detta Antonella, Musumeci Giovanni Nunzio, Di Maria Fabio e Valenti Vittorio.
“Sarò il sindaco di tutti”, sono state le prime parole del neoeletto primo cittadino.
Mario Vitale