Una battaglia è solo di buon gusto se conserva in sé una buona causa. Ieri Radice Pura, a Giarre, è stata la splendida cornice della seconda edizione di “Fund Raising Dinner”, evento organizzato a favore dei malati di fibrosi cistica. Quando mangiare fa veramente bene. L’imprenditore Claudio Miceli, da sempre vicino a questo tema, e Liliana Modica, presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica, sono riusciti anche quest’anno ad ottenere la collaborazione dell’associazione italiana Chic – Charming Italian Chef.
Ben oltre 35 i cuochi che, coordinati dallo chef D’Agostino (una stella Michelin, rappresentante per la Sicilia dell’associazione Charming Italian Chef) e dallo chef Seby Sorbello (presidente associazione provinciale Cuochi Etnei), hanno dato vita a suggestivi cooking show che hanno affascinato il palato di quanti hanno partecipato alla raccolta fondi.
«Sono contento ed emozionato – ha sottolineato Pietro D’Agostino – di poter dare il nostro contributo alla ricerca, lo abbiamo fatto a modo nostro, portando l’eccellenza e il cuore in tavola. Tutti gli chef contattati da ogni parte d’Italia, stellati e non, hanno immediatamente accettato l’invito».
«Confermiamo – ha dichiarato Seby Sorbello – anche per la seconda edizione dell’iniziativa il forte impegno di Apce e Fic in un prestigioso appuntamento a sfondo sociale, dove la beneficenza incontra la gastronomia di altissima qualità, con tanti professionisti della cucina».
Tale iniziativa, accolta sulle pendici dell’Etna, è molto sentita in Sicilia perché la fibrosi cistica colpisce tantissima gente locale. Proprio per permettere la continuità nella ricerca e nelle sperimentazioni, chef, Federazione Italiana Cuochi (Fic) e Confederazione Pasticceri Italiani (con.pa.it) hanno messo ben volentieri le loro straordinari professionalità a servizio dell’iniziativa.
Hanno presentato la serata l’anchorman Ruggero Sardo e l’attore Gino Astorina. “Fund Raising Dinner” è stata anche una buona occasione per assaporare e godere delle materie prime della terra di Sicilia. Un momento conviviale da gustare in formula più ampia, senza smarrire la missione principale: fare del bene con il buono.
Giulia Maria Fichera