Si è svolta al Comune di Giarre una riunione convocata dal sindaco Angelo D’Anna per discutere in merito alla conferma della convenzione per la gestione associata tra i Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Milo, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano e Sant’Alfio dell’Ufficio del Giudice di Pace, a febbraio trasferito nei locali dell’ex tribunale in corso Europa.
Oltre a D’Anna, all’incontro erano presenti i sindaci di Riposto Enzo Caragliano, di Mascali Luigi Messina, di Calatabiano Giuseppe Intelisano e gli assessori del Comune di Fiumefreddo di Sicilia Maria Azzia e di Milo Francesca Strano, oltre ai funzionali del Comune di Giarre avv. Giuseppe Panebianco e Carmela Mirabella.
Il sindaco di Giarre ha fatto il punto della situazione in vista della conferma dell’apposita convenzione per la gestione associata dell’Ufficio tra i detti Comuni, che potrebbe ulteriormente ampliarsi tenuto conto dell’interesse manifestato dai Comuni di Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia.
Dai vari interventi dei presenti è emersa la volontà di continuare con il funzionamento e mantenimento di detta struttura giudiziaria, anche in funzione delle ulteriori competenze assegnate dalla normativa in vigore.
Nei prossimi giorni sarà convocata un’ulteriore riunione per la firma del rinnovo della convenzione.
Durante la riunione si è anche discusso in merito ad altri servizi collettivi tra vari Comuni da offrire a tutti i cittadini dell’hinterland ed in particolare per quanto riguarda la sede INPS e lo sportello relativo all’organismo di composizioni della crisi.
“Il mantenimento a Giarre dell’Ufficio del Giudice di Pace –ha dichiarato il sindaco D’Anna- e la sua collocazione all’interno dei locali dell’ex Tribunale costituiscono motivo di soddisfazione, anche in vista delle maggiori competenze che si prevedono, perché si offrirà ai cittadini di tutto l’hinterland un servizio in una sede confacente alle esigenze di giustizia. Peraltro è mio intendimento far si che all’interno dei locali ex Tribunale possa costituirsi un polo di servizi per tutti i cittadini dell’area jonica etnea”.
M. V.