Giarre / Il 26 agosto “Il fumetto per il sociale” protagonista di un incontro per una raccolta fondi solidale

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Il fumetto è letteratura, il fumetto è arte (la nona, per la precisione), il fumetto è stato e continua ad essere un pilastro dell’intrattenimento e del divertimento, in tutte le sue sfaccettature e generi, dalle strisce ai moderni graphic novel.
La qualità degli Autori, siano essi scrittori o disegnatori, oggi lo colloca a pieno titolo tra le più moderne ed imprescindibili espressioni culturali, a prescindere dalla crisi di settore dovuta all’avanzare di tecnologie e piattaforme che sicuramente hanno roso buona parte dei lettori (ma anche ai libri non a fumetti).
Due cose però confortano in merito: l’esistenza di uno “zoccolo duro” di lettori e l’adeguamento dei comics anche alle nuove forme di lettura digitali.
Ma tramite il fumetto si può fare anche denuncia sociale, reportage giornalistici veri e propri, cultura ed educazione civica in senso stretto. Questo lo scopo dell’incontro denominato appunto “Il fumetto per il sociale” che, nell’ambito delle tante iniziative organizzate nell’estate giarrese in piazza De Andrè proprio allo scopo di raccogliere fondi per ospitare una famiglia di profughi, si terrà mercoledì 26 alle ore 20.
Protagonisti dell’incontro due illustrissimi fumettisti e il patron del Tempio della Nona Arte. Andiamo a conoscerli meglio.
Il messinese Lelio Bonaccorso ha pubblicato su diversi quotidiani nazionali, partecipato a diversi festival del fumetto con esposizioni personali e collettive (Lucca Comics, Napoli Comicon, Etna Comics, Lamezia Comics) e anche in diversi stati europei, nel Nord America e in America Latina. Suoi lavori sono stati pubblicati dalle edizioni Feltrinelli, Alien Press, Cronache di Topolinia, Tunué, BeccoGiallo, Rizzoli Lizard, Glenat ed ha disegnato per le famosissime Marvel, DC Comics-Vertigo e Walt Disney. Tra i titoli, ricordiamo il pluripremiato volume “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia”, “Gli ultimi giorni di Marco Pantani”, la versione a fumetti de “Gli Arancini di Montalbano di Camilleri”, Jan Karski, l’uomo che scoprì l’Olocausto”, “L’immigrazione spiegata ai bambini”, Sinai – la terra illuminata dalla luna”, “Salvezza”, “… A casa nostra. Cronaca da Riace”. Molti dei lavori sono stati realizzati con lo sceneggiatore Marco Rizzo.
Seguendo la propria inclinazione artistica, la catanese Fabia Mustica da anni collabora con numerose scuole nelle quali svolge attività creative per bambini e propone il genere raffinato del fumetto come strumento universale di cultura e di facilitazione dell’apprendimento.
Il suo progetto “Raccontando l’Unità d’Italia a fumetti” è stato selezionato ed esposto presso il Palazzo del Quirinale, in occasione della “Festa della scuola per l’Unità d’Italia” del 2011. Nel 2018, il suo libro a fumetti “Agata. Storia di una Santa” le è valso il Premio Internazionale “Chimera d’Argento”.
Tra le sue opere più famose anche “Giovanni Verga. Cinque novelle a fumetti “, libro che permette di apprezzare ancor di più le novelle dell’autore catanese. La fedeltà assoluta ai testi del Verga ed i disegni di Fabia rendono questo libro un interessante supporto didattico.
A breve uscirà un altro libro a fumetti dell’autrice etnea dedicato ad un tema purtroppo molto attuale: il “femminicidio” e la violenza sulle donne.
Tindaro Alessandro Guadagnini, messinese, è un eclettico che ama la lettura, in particolar modo i romanzi thriller, lo studio della storia e delle religioni, la buona cucina. Tra le sue molteplici attività vi è quella di scrittore: i suoi due libri “Il Libro del Cinquecento” e “La maledizione del libro”, editi da Algra, sono due romanzi horror di successo, che si basano su ricerche storiche e leggende. A breve sarà presentata un’edizione unica di questi due romanzi, la cui lettura è imprescindibile per chi è appassionato del genere.
Ma la vera passione di Tindaro sono i fumetti. Ne possiede un numero indefinibile, tant’è che in provincia di Messina ha acquistato appositamente un immobile per destinarlo a sede di quello che ha giustamente definito “Il Tempio della Nona Arte”. Questo Tempio, di cui Tindaro è sicuramente il legittimo Gran Sacerdote, mette a disposizione di chi lo desidera per la consultazione e la lettura decine di migliaia di fumetti, la cui catalogazione prosegue tuttora, a fronte dell’immane numero di materiale esistente.

Mario Vitale

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