Giarre / Il corteo di Sant’Isidoro, tra rievocazione storica e fede. Don Nino Russo: “Uomo semplice e carico d’amore”

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Lunedì 14 maggio Giarre ha rivissuto il corteo storico dedicato all’arrivo di Sant’Isidoro a Giarre, patrono del Paese. Il corteo ha preso inizio dal Municipio, ha percorso via Callipoli

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passando dinanzi la Chiesa di San Filippo Neri e si è concluso con l’apertura della Cappella del Santo, al termine del quale è stato portato in processione per le vie cittadine.

“Con la festa di Sant’Isidoro, patrono di Giarre, – ha detto padre Nino Russo, parroco del Duomo –  vogliamo rievocare il momento dell’arrivo del vescovo Bonadies, in processione, che consegna la città come patrono Sant’Isidoro, santo spagnolo e agricoltore, sepolto nella Cattedrale di Madrid. Ci troviamo nel periodo storico dell’Ottocento, coincidente con l’inizio della storia di Giarre. Sant’Isidoro con la sua semplicità carica d’amore è riuscito ad arrivare agli onori dell’altare. Il corteo ha voluto rievocare tutto ciò. La sua fama, ci racconta la tradizione, si sparse ovunque, soprattutto per le grazie e i miracoli concessi a coloro che vennero a contatto con le sue reliquie e le popolazioni rurali invocarono la sua intercessione per i raccolti e nei periodi di siccità ed eressero numerose chiese in suo onore”.

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La festa si svolge ogni anno secondo le disponibilità economiche delle persone. Quest’anno erano presenti gli sbandieratori e i cantarini siciliani e in tanti sono stati i giovani della parrocchia e del Paese che hanno preso parte a questo corteo, avvenuto nell’antichità ma sempre bello da vedere.

Articolo realizzato da Previtera Noemy 3°H Liceo delle Scienze umane e Sonia Campo 1°C Liceo classico “M.Amari”

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