«Ci sono 18 vescovi in Sicilia. Andate d’accordo tra di voi»? Sembrerebbe la domanda di un cronista che voglia sondare e descrivere il clima delle relazioni interne al collegio episcopale, quasi una provocazione. E invece no. È una delle tante domande che gli scolari della scuola “Michele Federico Sciacca” di Giarre hanno rivolto a monsignor Antonino Raspanti, che li ha incontrati in occasione della sua visita pastorale nella parrocchia di San Camillo a Giarre, accompagnato dal parroco don Alfio Sauta e dal segretario don Antonio Agostini.
Il vescovo di Acireale non nasconde lo stupore per una domanda così impegnativa postagli da un bambino di appena otto anni, ma la risposta è pronta e suscita una riflessione che vale per chiunque, non soltanto per i vescovi: «Quando ci riuniamo ognuno ha idee proprie, le espone agli altri e poi tutti insieme ci mettiamo d’accordo sulle cose che ci accomunano, perché ciascuno fa tesoro anche delle esperienze degli altri. La ‘cooperazione’ ci aiuta per ottenere un risultato maggiore».

Monsignor Raspanti risponde ad una raffica di domande degli scolari
I bambini vogliono saperne di più, ed è un incalzare di domande che spaziano tra i temi della povertà e della solidarietà, della cultura e dei problemi sociali, persino della vita privata del presule: «Come trascorre la sua giornata? Che cosa preferisce fare…»? E ancora: «Quando ha deciso di fare il sacerdote? Perché ha scelto di fare il vescovo»?
La risposta non si fa attendere: «Gli impegni di un vescovo sono tanti – risponde mons. Raspanti – e io comincio alzandomi la mattina presto, quando è ancora buio. Avevo 17 anni quando Gesù mi disse ‘vieni con me’ e io ho accolto l’invito. Poi, circa 14 anni fa, mi è stato chiesto di fare il vescovo, ho accettato ed eccomi qui». Ma i bambini non si si fanno trovare impreparati e gli presentano un cartellone contenente disegni e didascalie che illustrano la sua biografia, al punto che il vescovo chiede commosso di riceverlo in dono, come ricordo dell’incontro.
Dopo gli scolari della primaria, mons. Raspanti ha incontrato gli alunni della scuola media, che lo hanno accolto con una esibizione del coro di voci bianche dello stesso istituto.
Paolo Amato