Diocesi / In trecentocinquanta al Raduno dei ministranti a Giarre

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Il centro di Giarre si è riempito di tanta bella gioventù, festosamente invaso da circa 350 ministranti giunti da tutte le parrocchie della Diocesi per vivere l’annuale Giornata di raduno. Il tradizionale appuntamento di fine giugno, organizzato dal Seminario e dall’Ufficio per la pastorale delle vocazioni, ha richiamato ancora una volta i tanti bambini, ragazzi e giovani che durante l’anno svolgono il loro servizio all’altare in aiuto ai parroci.
Dopo il raduno nella piazza Fabrizio De Andrè retrostante la chiesa Madre, l’iscrizione e la foto di gruppo di rito, i ministranti si sono divisi in otto gruppi per fasce di età, guidati da altrettanti sacerdoti, e per circa un’ora hanno riflettuto sul tema della giornata “Dammi un cuore che ascolta”.
Ai ministranti sono stati proposti la figura biblica di Salomone, il giovane re che pregò il Signore per avere il dono del discernimento e Domenico Savio, il ragazzo dell’oratorio che chiese a don Bosco di aiutarlo a farsi santo.
Alle 11,30, dopo aver indossato l’abito liturgico, è partita la lunga processione dei ministranti e dei loro stendardi che attraversando il corso principale di Giarre, è entrata nella chiesa Madre dove il vescovo mons. Antonino Raspanti ha celebrato la messa. Nell’omelia il Vescovo ha preso spunto dal vangelo della casa sulla roccia per invitare i ministranti a mettersi in ascolto e a obbedire alla volontà di Dio; ed essi hanno risposto con il rinnovo dell’impegno a servire la Chiesa. Prima di concludere la messa c’è stata l’attesa consegna dello stendardo diocesano, che ogni anno va a un gruppo che si è particolarmente distinto: la parrocchia Gesù Lavoratore di Giarre lo ha passato a quella di Aci Castello che lo custodirà fino al raduno del 2019. La mega foto sul sagrato della chiesa ha concluso la celebrazione.
Dopo il pranzo, c’è stato spazio per i giochi di squadra nei locali dell’oratorio parrocchiale dove i ministranti, sotto un sole cocente (!), non si sono risparmiati per conquistare i punti necessari per vincere simpatici e utili premi. Al termine della giornata, tutti sono tornati nelle loro case con la gioia di aver vissuto un bell’incontro con Dio, con il Vescovo e con tanti amici che condividono un ministero tanto prezioso per la Chiesa e per il loro cammino di fede.

don Alfio Privitera

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