Per noi abitanti della Sicilia Orientale e non solo, ma soprattutto per i catanesi “La Sicilia” è il giornale per antonomasia. Solitamente diciamo: “L’ho letto sul giornale, c’è scritto sul giornale, oppure: “Che notizie porta il giornale?”. La testata è talmente diffusa che i siciliani che vivono in altre parti d’ Italia frequentemente sono abbonati a “La Sicilia”, che quest’anno ha compiuto ottanta anni. Il quotidiano, infatti, fu fondato il 15 marzo del 1945 da Domenico Sanfilippo e diretto da Mario Ciancio. Quando la guerra sarebbe definitamente finita dopo qualche mese e l’Italia stava per diventare un paese proteso alla rinascita economica e sociale.
L’anniversario della fondazione è stato festeggiato il 15 marzo scorso nel palazzo Paternò Castello, noto come palazzo Biscari, una delle meraviglie dell’architettura settecentesca di Catania.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un caloroso augurio, ricordiamo soltanto qualche frase tra le più significative. “… Una testata storica che ha accompagnato la crescita e lo sviluppo del Paese dal dopoguerra, raccontando con puntualità gli avvenimenti regionali e nazionali. …Forte della sua tradizione, il quotidiano si è radicato negli anni, dando voce ai territori siciliani, anche attraverso iniziative editoriali multimediali che si avvalgono delle più avanzate tecnologie. Un impegno che rafforza la presenza nel Mezzogiorno di una informazione libera e autorevole, condizione imprescindibile per la democrazia”. L’incontro è stato abilmente condotto da Assia La Rosa.

Occorre evidenziare che in tutti questi anni caratterizzati da significativi cambiamenti sociali, politici e tecnologici, i giornalisti della testata sono rimasti fedeli ai principi della democrazia, dando spazio a tutte le voci, attraverso un confronto costante con il territorio. E’ stata una festa della città caratterizzata dall’ ampia partecipazione di rappresentanti delle forze istituzionali, industriali, economiche, e anche di semplici cittadini.
Interventi
Il presidente della Regione Renato Schifani ha sottolineato che La Sicilia ha dato un contributo essenziale al dibattito pubblico. “La Sicilia con le sue inchieste…ha spesso avuto il merito di sollecitare risposte, evidenziare inefficienze e suggerire soluzioni per il bene comune… Il confronto tra politica e stampa non deve mai diventare uno scontro sterile, ma un’ opportunità per migliorare”.
Al dibattito ha attivamente partecipato il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi: “La Sicilia ha contribuito al processo di democratizzazione della cultura. Emblematico è il protocollo di intesa stipulato nell’ambito dell’Osservatorio Metropolitano contro la devianza minorile, a riprova del ruolo assunto dall’informazione per promuovere i valori della cittadinanza attiva e sensibilizzare alla cultura della legalità”.

Ha preso parte all’incontro anche il vescovo di Acireale e presidente Cesi (Conferenza Episcopale Siciliana), monsignor Antonino Raspanti, che ha posto l’accento sul ruolo fondamentare del giornale atto a creare una coscienza civica e a dare voce anche agli emarginati.
Uno spazio significativo nell’ambito della manifestazione hanno avuto i giovanissimi studenti dei licei classici Cutelli- Salanitro e Spedalieri, scientifico Galilei, Istituti tecnici Marconi e Lucia Mangano. Essi hanno dialogato con il rettore dell’Università di Catania prof. Francesco Priolo e prof. Paolo Scollo della Kore di Enna.
Sono intervenuti gli studenti: Martina Mertoli, Francesco Agati, Giuseppe Stagno, Giovanni Emanuele e Rosario Militello. Tra gli argomenti trattati ricordiamo il problema della fuga dei cervelli e il rapporto tra riarmo e cultura. A dare voce alla chiusura dei lavori è stato il condirettore Domenico Ciancio Sanfilippo, che ha posto l’accento sulla democrazia, valore che va difeso perché non è un bene scontato. Le vignette umoristiche di Totò Calì hanno dato un tocco di allegria, mentre Paola Buscemi ha allietato la mattinata suonando l’arpa con grande maestria.
80 anni de La Sicilia: autorevoli opinioni
Durante la festa per gli ottanta anni del quotidiano La Sicilia, abbiamo scelto di sentire dal vivo le opinioni di autorevoli partecipanti.
Alla prof.ssa Ida Nicotra, ordinario di Diritto Costituzionale e Pubblico abbiamo chiesto:
I recenti dettati normativi garantiscono la libertà di stampa?
La libertà di stampa è consacrata nell’art. 21 della Costituzione, è un diritto inviolabile ed è garantita dalle leggi emanate in questo paese, sono norme che la garantiscono a tutto tondo. L’esperienza del quotidiano La Sicilia che oggi compie 80 anni mi sembra un esempio eclatante del pluralismo e della autorevolezza della stampa libera.

Al direttore de La Sicilia Antonello Piraneo abbiamo posto alcune domande
Cosa rappresenta la Sicilia nel panorama siciliano e nazionale?
La presenza del giornale sul territorio ci ha reso protagonisti di un racconto della realtà che non è mai banale. Attorno a questa non banalità costruiamo il nostro impegno riconosciuto dalla gente e dal Presidente della Repubblica che ha definito la nostra testata libera e autorevole. Noi siamo gli occhi e le orecchie dei nostri lettori.
Qual è il denominatore comune che unisce i giornalisti i redattori e i collaboratori della testata?
L’impegno e la tenacia, la voglia di fare questa professione che si sceglie e non si eredita.
Qual è il rapporto con le istituzioni?
E’ un rapporto sereno, ci rendiamo conto dell’impegno da parte delle istituzioni sul territorio, facciamo da sponda al loro operato, ma sappiamo anche stimolarle quando lo riteniamo opportuno.
Piraneo nel suo intervento ha ringraziato i redattori, i collaboratori. Ma ha anche ricordato coloro che pur non avendo il privilegio della firma, permettono al giornale di essere pubblicato, riferendosi al personale amministrativo e anche all’ agenzia pubblicitaria che lo supporta.

Al Rettore dell’Università di Catania prof. Francesco Priolo abbiamo domandato:
Qual è il rapporto tra l’università e la stampa a Catania?
Il giornale La Sicilia ha sempre raccontato la storia di questa città, il legame tra l’università catanese, che ha quasi seicento anni di storia, ed il territorio è un legame indissolubile. L’università rappresenta il futuro e la stampa, in particolare La Sicilia, l’ha sempre raccontata.
Infine alla presidente Confindustria di Catania Maria Cristina Elmi Busi abbiamo chiesto:
Com’è il rapporto di Confindustria con la stampa?
E’ un ottimo rapporto, godiamo di stima e fiducia da parte di tutta la stampa. Noi abbiamo necessità di comunicare ai nostri associati e alle imprese, tutte le novità in maniera da essere di supporto alla loro attività. In particolare io ho un ottimo rapporto di grande amicizia con Mario Ciancio, perché è stata la prima persona che ho conosciuto quando sono arrivata in Sicilia nel 1975.
Mirella Cannada