Un’emblematica cerimonia si è svolta durante l’Assemblea regionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, di recente tenuta nei locali di “Sicilia Mondo”, in piazza Lincoln, a Catania: il presidente regionale,
Giuseppe Vecchio, ha commemorato con accenti di empatia, Filippo Galatà, insigne giornalista catanese venuto a mancare il 31 luglio 2014, all’età di 84 anni, ricordando l’apporto notevole dato per molti anni, con lodevole impegno, all’Ucsi. Della quale fu presidente provinciale, regionale e consigliere nazionale.
Erano presenti la moglie, Agata Castorina Galatà e il figlio Giacomo. E’ stata consegnata alla vedova una significativa targa con questa dicitura: “L’Ucsi a Filippo Galatà conservando sempre un caro ricordo e un vivo apprezzamento per il generoso servizio offerto all’UCSI quale Presidente Provinciale e Regionale. Firmato: Il presidente e il Consiglio regionale. 21 febbraio 2015”.
La signora Agata, ringraziando, ha sottolineato come il marito fosse molto ligio ai doveri, senza scendere mai a compromessi, battendosi per i valori della vita.
Nel tracciare un sintetico profilo di Filippo Galatà, vorrei rilevare come sia una figura dalla personalità forte e decisa, che s’imponeva per la sua intelligente operosità nell’esercizio della sua professione di alto funzionario alla Provincia Regionale di Catania, dove ha concluso la carriera da vice segretario generale; fu autore di diverse pubblicazioni di natura amministrativa e provinciale. In modo eccezionale si distinse nell’attività di provetto giornalista, inizialmente da professionista, scrivendo su cinque quotidiani; in seguito, a motivo della sua professione, da pubblicista.
Fondò il Club della Stampa di Catania e ne fu presidente; fu consigliere nell’Assostampa Sicilia e nella Federazione Nazionale Stampa Italiana, un decennio, dal 1986 al ’96; inoltre, consigliere nell’Ordine nazionale dei Giornalisti e presidente della Commissione giuridica.
Nella vita di famiglia, padre amorevole dei suoi cinque figli, di cui parlava con fierezza.
Anna Bella