Giornata comunicazioni sociali / Ascoltare con l’orecchio del cuore

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In occasione della 56^ Giornata delle comunicazioni sociali, pubblichiamo una nota esplicativa di don Arturo Grasso, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Acireale.
“Quest’anno, domenica 29 maggio, nel giorno della solennità dellAscensione del Signore, si celebra la 56esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali dal tema “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.

L’ascolto è un’esperienza di vita che pone come condizione l’accettazione dell’altro in quanto persona riconoscendone il valore, comprendendone i sentimenti e conferendogli dignità. La relazione è una componente attiva della comunicazione che è uno strumento per costruire e non per manipolare.
Restituire le emozioni è importante all’interno di una dinamica dialogica per superare le barriere del “non ascolto” che creano incomprensioni e conflitti.

L’epidemia della produttività è quella patologia dell’uomo che pretende una soluzione e un ossessivo orientamento al risultato immediato. Dando quindi priorità al proprio vissuto piuttosto che alla mediazione relazionale.
La comunicazione perciò è confronto tra persone libere da ogni giudizio e vincolo, pronte a cogliere il nucleo di bene che è presente in ciascuno.

don Arturo Grasso
Don Arturo Grasso

Giornata delle comunicazioni sociali: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”

Ascoltare con l’orecchio del cuore significa accogliere, entrare in sintonia con l’altro e decentrare se stessi, superando l’ascolto egocentrico che si è accentuato ancor più nel periodo del lockdown pandemico e vincendo gli interessi personali che generano guerre come quelle che stiamo vivendo in questo tempo.

Gli operatori della comunicazione, tessitori di incontro, “ascoltano più voci” e sono impegnati ad offrire un’informazione solida, equilibrata e completa; per questo sono protagonisti a pieno titolo del cammino sinodale, rappresentanti dello stile della sensibilità umana che risponde al bisogno connaturato di ogni uomo di sentirsi compreso e accolto.

Nella comunicazione non è presente il singolo ma l’esperienza di una comunità tradotta in parole ed immagini che pone l’attenzione alla realtà dei fatti.
“La comunicazione non parte dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta”.