Pubblichiamo il messaggio di don Arturo Grasso, Direttore UCS diocesi di Acireale e CESi per la Giornata delle Comunicazioni Sociali.
“Le Colonne d’Ercole, nell’antichità, rappresentavano il limite del mondo conosciuto, oltre il quale, non plus ultra, si credeva ci fosse solo l’ignoto e il caos. Oggi, possiamo interpretare questa metafora alla luce delle sfide che l’uomo affronta nel mondo digitale e dell’intelligenza artificiale.
Come le antiche colonne, l’IA è una frontiera che spinge i confini della conoscenza e delle capacità umane. È un territorio sconosciuto, ricco di potenziale ma anche di pericoli, che ci costringe a riconsiderare chi siamo e quale sia il nostro ruolo nel mondo.
Riflettendo, quindi, sulle Colonne d’Ercole nel contesto dell’IA, possiamo vedere un invito a scrutare nuovi orizzonti di possibilità e di conoscenza. Ma anche a esercitare la prudenza e la saggezza nell’affrontare l’incognito. Come gli antichi navigatori, dobbiamo essere coraggiosi nel cercare nuove terre, ma anche consapevoli dei rischi che ciò comporta.
Di fronte all’inesplorato, manteniamo salde le nostre virtù e i nostri valori. Dobbiamo essere guidati dal cuore e dalla sapienza, e non dalla paura. Solo così potremo superare la prova dell’IA e raggiungere nuove vette di progresso e realizzazione umana.
Giornata Comunicazioni Sociali, don Grasso:”Esploriamo l’IA con prudenza e saggezza”
Il limite dell’IA risiede nella sua stessa natura: è un’opera dell’uomo, creata e guidata dalla nostra responsabilità e dalle nostre decisioni. Tuttavia, come ogni grande impresa, porta con sé pericoli che richiedono prudenza, accortezza e discernimento.
Il messaggio del Papa in occasione della 58ª giornata mondiale per le Comunicazioni “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”, assume quindi un significato particolare: nell’affrontare le sfide dell’IA, dobbiamo mantenere salda la nostra umanità, guidati dalla compassione, dall’etica e dalla consapevolezza della qualità che dà valore alla persona e al resto della sua esistenza.
La regolamentazione etica è, quindi, fondamentale per assicurare che l’IA sia al servizio dell’uomo e non viceversa.
Il Parlamento europeo ha approvato negli scorsi mesi la normativa sull’intelligenza artificiale che cerca di assicurare protezione dei diritti e promozione dell’innovazione.
In questo viaggio verso il “nuovo” digitale, facciamoci guidare dal cuore e dalla sapienza. Solo abbracciando la nostra umanità e rimanendo fedeli al nostro essere potremo navigare con sicurezza tra le Colonne d’Ercole dell’IA e costruire un futuro migliore per tutti. L’IA può essere un potente strumento per il nostro progresso, solo se guidata dalla sapienza del cuore e dalla consapevolezza dei confini dell’uomo, oltre ai quali non si può andare”.
Don Arturo Grasso