Due giornate per rendere l’arte e la cultura protagoniste: il 15 e 16 ottobre prossimi. Si tratta del nuovo appuntamento realizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, per rendere fruibili a tutti i tesori locali. Nel fine settimana indicato, i volontari del gruppo di Acireale “racconteranno” i segreti di tre siti: la Basilica Collegiata di S. Sebastiano, il cui museo d’arte sacra sarà aperto ai soci, la chiesa di Sant’Antonio di Padova, il Duomo, con la cappella di Santa Venera, e la meridiana.
Le giornate FAI d’Autunno daranno occasione per visitare i luoghi sacri ricchi di storia e tradizione. La parola agli esperti del settore. Sarà un viaggio per i visitatori nella conoscenza di dettagli e particolari. Obiettivo: fare in modo che ci si possa accostare al patrimonio circostante con agevolazione e facilità. In sintesi: condividere con gli altri il sapere.
Giornate FAI d’autunno ad Acireale: visita della Basilica di San Sebastiano
È quanto già avvenuto mercoledì nella Basilica di S. Sebastiano, dove si sono riuniti i soci del gruppo FAI. Lo storico dell’arte Fabio Grippaldi li ha guidati nella prima tappa del percorso, ovvero la stessa Basilica di S. Sebastiano, illustrandone le ricchezze culturali. L’excursus storico ha avuto avvio dalla genesi dell’architettura.
Grippaldi ne ha ripercorso le origini, fin dal momento in cui il sito originario ha avuto necessità di ampliarsi. Era troppo angusto nelle dimensioni per ospitare le confraternite. I lavori mirati alla sua espansione giungono al 1655 con l’edificio già pronto. Il terremoto degli anni successivi fornirà nuovo pretesto per far acquisire grandezza alla chiesa.
Una volta determinata la struttura, si passa alla sua decorazione interna. Il lavoro di Pietro Paolo Vasta “personalizza” la Basilica, la rende ricca di dipinti raffiguranti la figura di San Sebastiano. L’inserimento nelle pitture del “moto a tutti i costi”, sua caratteristica, conferisce particolarità ai dipinti. L’intervento dello storico Grippaldi ha spaziato, inoltre, sui significati delle iconografie, su quanto la tradizione riporta in proposito.
Suppellettili d’argento nel Museo d’arte sacra
La seconda parte delle serata è stata incentrata sulla visita al museo d’arte sacra. In esso sono preservati duecento pezzi di suppellettili. Gli argenti descrivono gli atti di devozione a San Sebastiano da parte delle confraternite. Come ha spiegato Grippaldi, essi sono opera di maestri argentieri di Messina, Catania, Acireale etc. La cittadina barocca emergeva dal punto di vista economico, dal momento in cui batteva l’argento da sé. Vi era, infatti, il Consolato degli argentieri.
Tante altre notizie di natura storica, artistica ed economica sono state fornite nel corso dell’incontro, tra scambi di opinioni ed interventi. Una sorta di “anteprima” di quanto sarà offerto dal gruppo dei volontari FAI agli amanti della cultura. Pronto, dunque, l’approfondimento con il passato. Esso costituirà occasione di ammirare i prodotti artistici che lo testimoniano e ne descrivono continuità ed evoluzione.
Rita Messina