Cambiare vita, mantenendo la propria passione, quella dell’enogastronomia. Potrebbe essere riassunta così la storia di Giulia Monteleone che, dopo aver scritto per diverse testate, facendo semplicemente pratica di giornalista enogastronomica, ha deciso di dare una svolta alla propria esistenza. Per fare questo ha dato vita alla sua azienda vinicola con l’aiuto fondamentale del compagno e del padre. Giulia non ha scelto un luogo particolarmente semplice, ma la terra che ama. Così i vini Monteleone nascono sull’Etna e, benché i terreni non siano posizionati particolarmente in alto, si meritano senza dubbio l’appellativo di vini eroici.
Si tratta di un’impresa di famiglia. Ogni decisione è stata presa assieme al compagno, Benedetto Alessandro. Senza il suo supporto, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Il padre Enrico, invece, li ha supportato non solo economicamente ma anche con il suo aiuto quotidiano. Da dov’è nato il coraggio di una scelta così importante? E perché la scelta proprio del vulcano siciliano? Lo abbiamo chiesto proprio a Giulia Monteleone, titolare di Monteleone vini dell’Etna.
I vini del vulcano di Giulia Monteleone
“Sono palermitana, quando ho conosciuto mio marito Benedetto ci siamo subito innamorati. Lui è enologo ed era appena rientrato in Sicilia dopo un’esperienza di lavoro in Cile. Spesso mi racconta questo aneddoto: durante un festival del vino meranese tutti i visitatori gli chiedevano se producesse vini sull’ Etna. Lui non era mai stato lì. Siamo giovani ed entrambi ci chiedevamo cosa ci fosse su questo vulcano da scatenare tutto questo interesse. Nel 2016 ci siamo subito messi a cercare dei terreni sull’ Etna. Lui con la sua famiglia ha un’azienda a Camporeale, poi ampliata con un acquisto di vigneti proprio sull’Etna. Il nostro sogno si realizza a luglio 2017, quando riusciamo a individuare degli appezzamenti interessanti a prezzi accessibili: così nasce l’azienda Monteleone”.
Giulia Monteleone: come è nata quest’azienda vinicola?
“Nel 2017. Sono sempre stata appassionata di vini, quelli dell’Etna in particolare. Con il mio compagno ci siamo messi alla ricerca di un luogo dove far nascere questo sogno. Dopo tanti giri abbiamo individuato due ettari di vigna vecchia a pochi passi dal fiume Alcantara, ai piedi dell’Etna. Così è nata Monteleone vini dell’Etna, a circa 500 metri sul livello del mare, a breve distanza dall’antichissima Cuba di Santa Domenica, gioiello bizantino di rara bellezza. Era proprio il luogo che stavamo cercando, il posto giusto dove avremmo prodotto il nostro vino. Negli anni successivi ci siamo dedicati ad ampliare l’azienda, partendo dai terreni limitrofi bellezza”.
Giulia Monteleone: perché proprio questo luogo?
Una volta giunti proprio ai piedi dell’Etna, si convinsero che quello era il posto perfetto che da un pezzo stavano cercando. Ma anche il posto giusto per la produzione del loro vino. I greci furono i primi ad arrivare sul posto, ma anche i primi a capire che quel posto fosse adatto per piantare le loro vigne. Può essere considerato come il luogo più antico dove si è prodotta la vite, perché sarebbe di fatto molto fertile dal punto di vista dei suoli. Inoltre il fiume, nel corso dei millenni, ha trasportato dell’argilla calcarea che ha creato dei suoli misti con una piccola percentuale di argilla calcarea.
Sul posto il clima e la presenza dell’argilla hanno permesso alle piante di avere una buona riserva idrica, sottovalutata da tutti fino a quel momento. In realtà, quest’aria ha davvero un grande potenziale dal punto di vista agronomico
A proposito di lockdown: come avete vissuto la chiusura?
“Sono stati momenti certamente non facili. Abbiamo continuato a lavorare nei limiti consentiti: la vigna non si ferma mai. La vendita però ha risentito molto della situazione. Produciamo un vino di nicchia, per intenditori e i ristoratori. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci racconti e valorizzi. Speriamo ora di tornare alla normalità”. Giulia è partita con una prima produzione di 5700 bottiglie e due etichette, adesso è arrivata a 16 mila bottiglie suddivise in cinque etichette, tre rossi e due bianchi.
Tipologie di vini prodotti da Giulia Monteleone
Ad oggi producono cinque etichette: Etna Rosso Doc, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Monteleone Etna Rosso Doc e Qubba Etna Rosso Doc. Quest’ultimo nasce dalla parte più antica della vigna. Dal 2018 hanno inserito un Etna Bianco coltivato nel versante Est del Vulcano intorno ai 700 metri sul livello del mare e l’Anthemis Etna Bianco Doc. Per l’Anthemis la posizione dei vigneti si eleva fino a 900 metri circa sul livello del mare. Poi c’è il Rumex Etna Rosso Doc. I rossi vantano un colore più cupo. Per il bianco le uve Carricante svelano un vino fresco ed elegante. Tutti, però, raccontano la storia di un angolo di mondo baciato dalla buona sorte per clima, concentrazioni di minerali, acqua e posizione. Ed oggi come ieri, chi sa valorizzarla ne riassume la grande vocazione.
Roberta La Terra