Con le prime settimane della stagione autunnale partono come ogni anno le attività dei gruppi scout della Diocesi di Acireale.
I 12 gruppi della “Zona Galatea” coprono quasi tutto il territorio della Diocesi di Acireale, coinvolgono oltre 700 bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 21 anni e impegnano oltre 170 capi educatori, adulti che hanno seguito un articolato iter di formazione per offrire un servizio qualificato. Numeri e storia collocano gli scout dell’Agesci tra le realtà giovanili diocesane più importanti e incisive per la fondamentale azione educativa che svolgono. Abbiamo incontrato Salvo Di Maria, educatore scout tra i più esperienti e neo eletto Responsabile della Zona Galatea.
Quale sarà la prima sfida di quest’anno, per progettare le prossime avventure cui saranno chiamati i vostri ragazzi?
Sicuramente sarà importante lavorare “insieme” in una ritrovata sinergia tra tutti i gruppi della zona. Solo così garantiremo un servizio più qualificato ai nostri ragazzi.
Cosa vuole dire oggi fare educazione secondo il metodo scout? Quali sono le principali problematiche educative che oggi incontrano i capi?
Siamo in un’epoca di relativismo morale, di nichilismo, di assenza di valori.Aumenta la quantità ma non la qualità della comunicazione, e i rapporti umani si rarefanno. I ragazzi vivono spesso situazioni frenetiche e frammentarie, in cui è più facile affezionarsi a qualcosa piuttosto che a qualcuno. La nostra sfida è quella di offrire un’alternativa a tutto questo. Una proposta che faccia percepire loro che ci può essere qualcosa di diverso dal conformismo, che li porti a riscoprire i valori più autentici con semplicità. Il nostro intento è quello di far venir fuori il meglio da ognuno dei ragazzi che ci viene affidato.
Avete già in mente attività in cui prevedete di coinvolgere le parrocchie?
Noi siamo un’Associazione cattolica e come tale facciamo parte della Diocesi e siamo chiamati a partecipare attivamente alla vita della Chiesa locale. Come Zona siamo presenti nelle varie strutture (consulte, ecc.). I gruppi che hanno sede direttamente nelle Parrocchie ovviamente sono maggiormente coinvolti nella dimensione parrocchiale.
Il 2016 sarà l’anno della GMG in Polonia, prevedete di partecipare? Come vi preparerete all’evento?
L’intenzione da parte di alcuni gruppi c’è, stiamo verificando la fattibilità e nello stesso tempo vorremmo prepararci adeguatamente con momenti di spiritualità e riflessione, facendo riferimento all’anno santo della misericordia. La Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia infatti avrà per tema proprio la “Beatitudine della misericordia”.
Baden Powell, il vostro fondatore, parlava spesso di “l’uomo dei boschi” per far riferimento all’ambiente ideale in cui impiantare le attività scout. Come riuscirci ancora bene nel 2015?
La natura nel metodo scout ha un’importanza educativa fondamentale poiché, oltre ad essere il luogo dove possono svilupparsi nei ragazzi curiosità, libertà e spirito di avventura, è anche lo spazio privilegiato per formarne il carattere; il gruppo, come forma alla base di ogni significativa convivenza sociale e la coltivazione dello spirito come momento di crescita interiore.
Salvo Tomarchio