Marco Grassi illustra “Gli stemmi araldici” delle collezioni del Museo di Messina

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2013-08-14-12-54-11-17402652“Stemmi araldici dalle collezioni del Museo Regionale di Messina”. È questo il titolo dell’interesse volume del giovane studioso messinese Marco Grassi, frutto di un accurato lavoro di ricerca e riscoperta storica, condotto su 127 reperti lapidei, presenti nel plesso museale.

Attraverso lo studio araldico e storico di una serie di stemmi  e frammenti architettonici, provenienti da palazzi e chiese distrutte dal terremoto del 1908 e conservati presso il museo regionale di Messina, l’autore è riuscito a ricostruire una parte rilevante della storia della città dal XVI al XIX secolo, mediante l’identificazione di stemmi di case regnanti, viceré, arcivescovi, ordini religiosi, nobili famiglie e della stessa città di Messina. “Ogni singolo stemma, proveniente da una cappella, da una chiesa, da un palazzo, da un monumento – scrive l’autore nella sua premessa – porta con se un’infinità di notizie ed informazioni, che danno la possibilità di riappropriarsi di una storia in parte negata dopo il terremoto del 1908, con l’accumulo della memoria civica all’interno del recinto museale”.

L’araldica o scienza del blasone è quel settore del sapere che ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati, nel loro insieme, per identificare in modo certo una persona, una famiglia, un gruppo di persone o una istituzione. Attraverso l’analisi e lo studio araldico degli stemmi marmorei riprodotti, tutti provenienti dalla città di Messina, il lettore ha  così modo di ricostruire idealmente antichi complessi monumentali scomparsi, rivivere eventi, riscoprire nobili famiglie e personaggi che vissero ed operarono nella città dello stretto. Eventi e personaggi particolarmente interessanti anche per lo studioso di storia acese, visto lo stretto legame culturale, artistico, economico e sociale, esistente nei secoli passati tra Acireale e Messina.

Le schede, accompagnate da adeguato supporto grafico e fotografico, sono suddivise in sette capitoli, uno per ciascun gruppo tipologico di stemmi: case regnanti, vicereali, vescovili, ordini religiosi, civici, nobiliari e frammenti. Il tutto risulta completato ed arricchito da una estauriente bibliografia.

Il volume, edito dalla EDAS (aprile 2013), fa parte della collana “Messina e la sua storia”.

L’autore, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Siena e specializzato presso la LUMSA di Palermo, è dottorando di ricerca presso l’Università degli studi di Messina. I suoi interesse spaziano dalle tradizioni religiose all’araldica, dall’iconografia sacra allo studio genealogico di alcune famiglie siciliane.

Guido Leonardi.

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