Gmg e sicurezza / Dopo Nizza: Cracovia chiama, i giovani rispondono. Alla Gmg nessuna cancellazione

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“La Polonia è sicura. Tutto procede in modo tranquillo e professionale perciò non c’è nessun motivo di preoccupazione”: le parole del ministro dell’Interno polacco, Mariusz Blaszczak, arrivano dopo l’attentato terroristico di Nizza, per rassicurare il Paese, ma anche i circa due milioni di giovani attesi a Cracovia per l’imminente Giornata mondiale della gioventù (26-31 luglio) con Papa Francesco. Predisposte una serie importante di misure di sicurezza: come per il recente Vertice Nato di Varsavia, anche per la Gmg verrà reintrodotto l’alert antiterroristico di primo grado. I giovani non hanno paura e dalla portavoce della Gmg arriva l’annuncio: “Non ci sono cancellazioni e disdette”.

“La Polonia è sicura”: non usa mezzi termini il ministro dell’Interno polacco, Mariusz Blaszczak, per755x491xCne_eoHWIAEzTUi.jpg-large-755x491.jpg.pagespeed.ic.cJCLZRXQqP rassicurare il Paese, ma anche i circa due milioni di giovani attesi a Cracovia per l’imminente Giornata mondiale della gioventù (26-31 luglio) con Papa Francesco. Dopo l’attentato terroristico a Nizza è stata indetta una riunione anti-terrorismo in cui il ministro ha ribadito

la “massima allerta delle forze di sicurezza. La Polizia di frontiera è in grado di individuare sospettati di terrorismo qualora tentassero di entrare in Polonia”.

In modo particolare il ministro Blaszczak ha rassicurato sulla sicurezza del campus Misericordiae, a Brzegi, dove si terranno la veglia del sabato e la messa finale della Gmg. A questi due eventi sono attesi il grosso dei giovani, 1,5-2 milioni, secondo le stime. Anche l’omologo della Difesa, Antoni Macierewicz, nella stessa riunione, ha usato parole rassicuranti sostenute dalla decisione di assegnare alla sicurezza della Gmg, altre truppe. “Tutta la Polonia è al riparo da attacchi” ha aggiunto Macierewicz che ha rinnovato solidarietà alle vittime e ai familiari coinvolti nella strage a Nizza.

Nulla viene lasciato al caso. Garantire la sicurezza di Papa Francesco sarà “una vera sfida” per gli uomini scelti del “Bor”, l’Ufficio di protezione del Governo, cui è delegata la protezione dell’illustre pellegrino. Lo scorso maggio un nucleo del Bor è stato in Vaticano per partecipare a un’esercitazione formativa insieme alla Gendarmeria vaticana e alla Polizia italiana. Per l’occasione il gruppo polacco ha potuto studiare sul campo le abitudini del Pontefice quando si trova in mezzo ai fedeli. “Un comportamento spontaneo che – secondo l’esperto di terrorismo del Collegium Civitas (università di Varsavia), Krzysztof Liedel – rappresenta un supplemento di difficoltà nel sistema di protezione”. Non meno importante è la sicurezza della Gmg nella rete. Le autorità governative e la compagnia telefonica “Orange Polska” hanno preventivamente messo in campo una speciale task force per monitorare la situazione, contrastare e contrattaccare le eventuali cyber-minacce durante l’evento mondiale. La conferma viene direttamente dal capo della Security Operations Center (Soc) di Orange Polonia, Krzysztof Bialek.

Stretta collaborazione. La collaborazione della Chiesa e del Comitato organizzatore locale (Col) della Gmg con le istituzioni è piena anche per la sicurezza. Le parole di monsignor Damian Muskus, coordinatore generale della Gmg di Cracovia, già in sede di preparativi finali, lo stanno a confermare:

“Abbiamo fiducia nei servizi statali responsabili per la sicurezza e collaboriamo con i servizi. Per la Chiesa le questioni di sicurezza sono una priorità”.

La cooperazione tra i servizi medici civili e militari con il Col polacco è confermata anche da Beata Kempa, capo del team Governo-Chiesa cattolica per la Gmg. Tra le decisioni assunte, in base alla legge polacca di anti-terrorismo, anche quella di organizzare un ponte aereo per trasportare eventuali feriti in altri nosocomi qualora non ci fosse disponibilità di posti a Cracovia. A contribuire alla sicurezza dei pellegrini ci saranno 10mila poliziotti della area di Cracovia e di altri presidi oltre a migliaia di soldati. Tra loro anche artificieri che ispezioneranno gli oltre 240 ettari del Campus Misericordiae che sarà dotato di tre pali di illuminazione e un numero elevato di generatori elettrici. Secondo quanto riferito da Marek Pietrzak, del Comando generale delle Forze armate polacche, saranno disponibili due elicotteri medici e due aerei C-295 M dotati di unità intensive. L’esercito fornirà, inoltre, tende e coperte e 10 camion cisterna con una capacità di 10mila litri ciascuno garantiranno acqua ai pellegrini. 360 i militari che aiuteranno i servizi civili nel gestire il traffico durante la Gmg, 200 quelli impegnati nella distribuzione del cibo, 100 costruiranno infrastrutture di fortuna per l’evento e 150 sosterranno gli agenti di polizia in altri compiti. Infine saranno circa 750 i soldati polacchi e stranieri che parteciperanno alla Gmg come pellegrini. Oltre 100 cani aiuteranno la Polizia polacca nei controlli di sicurezza della Gmg. Saranno utilizzati per scovare potenziali esplosivi nei luoghi visitati da Papa Francesco e dai giovani pellegrini.

Nessuna cancellazione. Assolutamente confortanti le notizie che arrivano dalle iscrizioni.

Dopo gli attentati a Bruxelles e a Nizza “non abbiamo registrato disdette o cancellazioni delle prenotazioni. Tutti i vari gruppi hanno confermato la partecipazione alla Gmg.

Solo qualche privato ha cancellato la propria iscrizione senza peraltro specificarne i motivi. Sono tantissimi i gruppi iscritti in procinto di venire in Polonia e a Cracovia”, dice Dorota Abdelmoula, portavoce della Gmg, che conclude: “Per ottenere il visto di ingresso era necessario avere una lettera di presentazione del proprio vescovo o del segretario della Conferenza episcopale.

I giovani partecipanti non arrivano qui per caso ma con una forte motivazione di fede e di comunione”.

Daniele Rocchi

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