A quasi due mesi dalla conclusione della GMG di Lisbona, alcuni giovani di Acireale condividono la loro esperienza e ci raccontano le loro sensazioni. La GMG si è svolta a Lisbona, in Portogallo, da giorno 1 agosto a domenica 6 agosto e ha visto la presenza di circa 300 mila persone. Dalla Sicilia e in particolare dalla Diocesi di Acireale sono partiti ben 34 ragazzi di età compresa tra i 19 e i 35 anni. La GMG è stata occasione di crescita spirituale e comunitaria non solo per questi giovani di Acireale, ma anche per i pellegrini di tutto il Mondo. La GMG è un bellissimo evento che non può terminare con i giorni di Lisbona ma continuare una volta che si ritorna a casa. Queste sono solo alcune delle affermazioni dei giovani acesi che hanno partecipato alla GMG di Lisbona.
GMG Lisbona 2023 / L’esperienza di Roberta Parisi
Roberta Parisi, giovane della parrocchia di Aci Platani, racconta: “La GMG per me è stata un viaggio incredibile e inaspettato, alla scoperta della fede nella sua vera essenza. All’inizio non ero molto convinta di partire, non sapevo a cosa mi sarebbe servito, cosa avrei fatto, chi avrei incontrato”. Durante la GMG, Roberta ha sentito il cuore sorridere e un cambiamento dentro di se. Si è ritrovata a condividere tutto con i suoi compagni di viaggio, dai momenti belli a quelli brutti, dal cibo alla stanchezza fisica. “Nonostante la fatica, il dolore, i sorrisi accompagnati ai piccoli momenti di tristezza, mi porto dietro la gioia e la gratitudine dello stare insieme sia ai miei compagni di viaggio, sia ai giovani provenienti da tutto il mondo. Mi porto dietro l’amore, l’entusiasmo, il coraggio, i desideri e tutti i miei sogni”, continua Roberta.
GMG 2023 / Il discorso di Papa Francesco
Ciò che ha colpito molti giovani del discorso del Papa durante la veglia di preghiera riguarda il fatto che “bisogna sempre rialzarsi, anche quando si è stanchi e stufi. E’ importante aiutare gli altri a rialzarsi, l’unico momento in cui è lecito guardare qualcuno dall’alto è per aiutarlo a rialzarsi”. Grande emozione anche il partecipare ad una Messa insieme a milioni di persone in silenzio assoluto. In quel momento era impossibile non percepire la presenza di Cristo. E ancora Roberta dice: “La GMG è un’esperienza che tutti i giovani dovrebbero fare almeno una volta nella vita. La GMG inizia adesso nella mia comunità parrocchiale e nella mia vita: trasmetterò agli altri ciò che ho vissuto, nella speranza di coinvolgerli a partecipare”.
GMG di Lisbona / Emozioni e sentimenti dei giovani di Acireale: le parole di Eleonora Vecchio
Eleonora Vecchio, appartenente alla parrocchia di Linguaglossa, di ritorno dalla GMG porta con se tre parole: INTENSA, COINVOLGENTE E COSTRUTTIVA. “Mi sono lanciata in quest’avventura e non sapevo cosa mi aspettasse davvero. Avevo bisogno di un’esperienza profonda per riflettere su me stessa e sul mio percorso di fede. Quindi ho cercato di vivere quei giorni appieno, cercando di assorbire tutto come una spugna, perché ogni messa, ogni incontro, ogni testimonianza era un dono”. Un momento particolare vissuto da Eleonora in questi giorni riguarda la Via Crucis col Papa; durante quell’esperienza si è sentita parte di una grande famiglia, dove ognuno è importante per ciò che è e così com’è.
“Mi ha commosso il filo che ci ha legati gli uni tra gli altri, – commenta Eleonora – vivevamo momenti talmente intensi da riuscire a condividere risate, gioia e tanti tanti pianti”. Eleonora si porta a casa ogni piccolo gesto, sguardo, sorriso, silenzio, rumore, parola. Il silenzio, le musiche, gli argomenti di meditazione proposti hanno creato in lei un vortice di emozioni. La GMG di Lisbona, allora, vuole essere una spinta ai giovani ad alzarsi e andare incontro agli altri e anche incontro se stessi nei momenti di smarrimento.
GMG Lisbona / Il racconto del giovane Rosario Cerra
“Mai avrei pensato di fare un’esperienza così in passato, ma ora che tutto è finito ho così tante emozioni dentro che mi smuovono. Sembra quasi che sia stato tutto surreale”, inizia così il racconto di Rosario Cerra, altro giovane della Diocesi di Acireale, precisamente di Fiumefreddo. Ore di camminata a piedi, canzoni urlate in metro, pranzi e cene risicate, in mezzo al nulla tra polvere, terra e sacchi a pelo, camminato sull’asfalto con quaranta gradi: tutto ciò è quello che ha vissuto Rosario. Un milione e mezzo di giovani venuti da un confine all’altro della Terra, ma tutti con un obiettivo comune da seguire. Giovani pronti a tenersi per mano, nonostante il caldo e la stanchezza, la paura e le lacrime. “La parola che mi porto dietro da questa esperienza è Grazie, o come abbiamo imparato a dire in portoghese in quei giorni Obrigado”, continua Rosario.
Obrigado alle persone che ha conosciuto e che resteranno nel suo cuore. Obrigado a quella settimana, che lo lascia con la responsabilità non di cambiare il mondo, ma di prendersi cura delle cose, persone e relazioni. “Sono tornato a casa stanco, stanchissimo. Ma con il cuore pieno, felice, rigenerato”.
GMG di Lisbona / Un raduno di giovani che lascia il segno
Insomma, la GMG è un raduno di giovani che non passa inosservata, ma che lascia il segno nel cuore di chi vi partecipa. Il vescovo Raspanti, rivolgendosi ai suoi ragazzi con parole di speranza e fiducia, dice: “La GMG di Lisbona è stata per voi giovani di Acireale, e non solo, un evento importante nel quale i giovani rafforzano la propria fede ed è occasione per scoprirsi non eccezione della società ma fratelli di tutto il mondo. Essa mostra che non siamo soli nella fede ed infatti si prega in comunione con il mondo del quale tutti ne facciamo parte”.
Maria Catena Sorbello