Grani antichi / Viaggio tra filiere e pastifici artigianali di Sicilia

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grani antichi

In una terra baciata dal sole, quale è la Sicilia, vi raccontiamo l’esistenza di mulini, mugnai e pastifici che ancora oggi utilizzano farine e cereali prodotti dalla loro terra. Una terra coltivata con cura, dove si producono ancora grani antichi.
Una storia tramandata da diverse generazioni grazie all’impegno di alcuni imprenditori che hanno creduto nell’utilizzo di varietà  di cereali. E danno vita a pasta, pane e grandi lievitati.

Tra i primi agricoltori che hanno portato avanti tale coltivazione, vi è Giuseppe Lirosi, commissario della stazione sperimentale di granicoltura di Caltagirone.
Il recupero dei grani antichi di Sicilia costituisce oggi, le linee guida che accompagnano le attività nella lavorazione del grano, produzione delle semole e delle farine di eccellenza. Dalla mietitura del grano che successivamente viene portato ai mulini, per poi finire nei pastifici che lo commercializzano attraverso filiere controllate prime di essere vendute.molino

In un periodo in cui l’industria molitoria, puntava alla produzione incentrata sulla biodiversità, tra i migliori produttori, nel cuore di Castelvetrano (TP) a pochi passi dal Parco Archeologico di Selinunte, nasce l’azienda Molini del ponte, un progetto del mugnaio Filippo Drago.

L’azienda è portata avanti da quattro generazioni con mulini a pietra naturale risalenti alla fine dell’800. Da diversi anni produce grani antichi coltivati in biologico, dando vita a diversi formati di pasta.

Grani antichi nell’azienda Pedalino

La tradizione continua a Raffadali, in provincia di Agrigento. Qui la famiglia Pedalino fondata nel 1900 da Francesco Pedalino, opera con oltre 100 anni di esperienza in produzione di farine artigianali. (Prima con mulino a pietra e oggi anche a cilindri).
Grazie al nipote Giuseppe, porta avanti tradizioni con tecnologie moderne e grani siciliani antichi, quali: timilia, perciasacchi, russello, margherito, bidì, maiorca e romano.

pagnotta di Timilia
Pagnotta di Timilia

Si prosegue per Caltanissetta, dove troviamo altra azienda a conduzione familiare. Nata negli anni ’20, di proprietà della famiglia Ferrara agli inizi degli anni ’70, oggi è gestita dai fratelli Carlo e Alessandra Ferrara. Questi hanno ereditato dal  padre la passione e l’amore per il grano di alta qualità. Grazie al molino che trasforma solo grano siciliano, proveniente dai campi degli agricoltori locali.
Negli anni a seguire, nasce un laboratorio artigianale per la produzione di pasta, con farine macinate a pietra di grani antichi siciliani, quali: Senatore Cappelli, Maiorca, Tumminia, Russello, Perciasacchi.

A Chiaramonte Gulfi il Molino Soprano

A Chiaramonte Gulfi, Molino Soprano, vive la sua storia grazie alla sorgente alimentata dalle acque della “Sorgente Acque Cifali”. Un mulino abbandonato, riprende la sua attività molitoria nel 2008 grazie alla famiglia Distefano. Questa produce farine ricavate da grani antichi siciliani di coltivazione propria, conquistando la “custodia” conferita dal Ministero della Salute.

Molino Soprano
Molino Soprano

Salvatore Lo Monaco, invece, riporta in vita una tradizione locale, una pasta prodotta con grano 100% siciliano, raccontato attraverso la linea di grano duro bio e la linea grani antichi. Ciò grazie alle idee e innovazioni tramandate dagli arabi, che avevano identificato in Sicilia, un luogo ideale per produrre pasta, detta «Itriya». “Tria” deriva infatti dalla parola araba “itriya” che significa pasta fritta.
Da questo prende ispirazione il pastificio Donna Itriya che sorge a Casteldaccia, in quella che era la dimora storica del duca Enrico Maria Alliata di Villafranca.

A Corleone la famiglia Vescera

La famiglia Vescera ha fatto il “core business”(attività principale) del settore, con oltre 50 varietà di grani che l’azienda segue in diversi territori dell’isola. E dà vita, al pane di Ustica realizzato con due farine (Timilia e Priziusa) e alla pasta di Pantelleria.
Un pastificio nato a Corleone dove la pasta è prodotta con due ingredienti, acqua e farina di semola di grani antichi siciliani bio. Il mulino a pietra, con 3 setacci all’interno propone due linee di pasta: Vescera (pasta lunga) e Corleone (pasta corta). Entrambe trafilate a bronzo, danno vita ad una pasta che è più ruvida e porosa, e trattiene meglio i condimenti, dando ai piatti un gusto più inteso e omogeneo.

Nella zona di Trapani, invece, vi è la famosa “Busiata” di semola di grano duro di Sicilia, che somiglia a dei maccheroni lunghi e viene prodotta solo con le varietà Tumminia e Russello.
Come diceva Federico Fellini, la vita è una combinazione di pasta e magia.

 

                                                     Giusy Giacone