Design della comunicazione: il futuro della ricerca. Questo il tema di uno dei talk della nona edizione del festival Graphic Days di Torino.
Il Visual design è un campo in continua evoluzione e si apre costantemente a nuove possibilità, sperimentazioni, offerte anche dall’avanzare sul mercato di nuove tecnologie che mettono in uno stato di continua riflessione il rapporto creativo – artefatto.
Il design della comunicazione è una disciplina a supporto della collettività, ma come tradurre questi bisogni in strumenti di ricerca ?
All’interno del festival si è discusso con i ricercatori e le ricercatrici del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’università Sapienza di Roma, su quali siano le sfide che interesseranno i giovani ricercatori del mondo della comunicazione. A condurre il dibattito, Valeria Bucchetti, Cinzia Ferrara, Carlo Martino, Paolo Tamborrini, referenti del gruppo di ricerca “Design della comunicazione” di SID (Società Italiana di Design).
Design della comunicazione: il futuro della ricerca
Come i nuovi artefatti possano dialogare con il sapere del mondo visuale e come questa conoscenza possa ritornare alla società. Come tradurre il sapere complesso del design dell’informazione, dell’infografica, la rappresentazione di identità visive e di interfacce. Ma anche la comunicazione tra creativi, essere umano e macchine. Sono stati questi gli elementi del dibattito all’interno del festival torinese.
Rossana Gaddi dell’Università di Chieti-Pescara, dialoga con ricercatori e ricercatrici che raccontano il loro percorso di ricerca post – universitario. Tra questi, Andrea Di Salvo del Politecnico di Torino, dialoga su Immagini e Futuro. Un progetto di ricerca, questo, in cui ci si interroga se davvero l’intelligenza artificiale possa essere necessaria per pensare e progettare il futuro.
Michela Rossi del Politecnico di Milano con un progetto sull’ informazione pubblica accessibile: come il contributo del design della comunicazione possa essere necessario per l’informazione.
Alessio Caccamo dell’Università Sapienza di Roma, sull’information design e l’infografica e su come fornire un approccio critico ed interdisciplinare all’Information Design.
Sofia Cretaio del Politecnico di Torino sui “Data-driven workplace”: l’uso e la visualizzazione dei dati come strumento di progettazione degli spazi, nel caso della sua ricerca, per esempio, aziendali.
Giulia Bella