Green pass / Cosa cambia dal 15 ottobre

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Green pass 15 ottobre

Dal 15 ottobre l’obbligo di Green Pass sarà esteso ai lavoratori per intero fino al 31 dicembre, termine di cessazione dello stato d’emergenza. Con Green pass, lo ricordiamo, s’intende la certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute. Contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge 21 settembre n. 127, entra in vigore il provvedimento contenente “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid 19 e il rafforzamento del sistema di screening”. Quindi i dipendenti delle aziende pubbliche e private, come anche autonomi e partite IVA, si vanno ad aggiungere a operatori sanitari, medici, personale scolastico per i quali già vige l’obbligo.

Green pass / Arriva l’obbligo nel mondo del lavoro: cosa cambia dal 15 ottobre per il mondo del lavoro

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo, su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco, del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao. Per facilitare gli ingressi a lavoro, il governo dovrebbe introdurre nuova app per controllare il Green Pass sul lavoro in azienda. Si tratta di un sistema che andrebbe ad aggiungersi a quello introdotto per verificare la validità delle certificazioni verdi. La nuova applicazione, progettata dalla società pubblica Sogei, consentirebbe di evitare la verifica di ogni singolo Green Pass. Questo velocizzerà il controllo tramite il sistema delle tessere sanitarie ed eviterà così code e minuti di attesa all’ingresso a lavoro.

Green pass: obblighi nel settore pubblico e privato

Chiunque svolga un’attività lavorativa nel settore privato è obbligato ad avere il Green Pass. Ciò prescinde dal tipo di contratto, come le collaborazioni esterne a titolo di volontariato, libera professione ecc. Il datore di lavoro deve verificare il possesso di Green Pass da parte dei suoi dipendenti e di tutti gli altri soggetti che, per svolgere le loro attività lavorativa, debbano accedere al luogo del lavoro. Per chi non fosse in possesso del Green Pass, vi sarà l’assenza ingiustificata e di conseguenza il blocco dello stipendio, ma non la sospensione. Per le imprese con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore potrà sospendere il lavoratore o sostituirlo.

green pass senato

Il lavoratore che entrerà a lavoro sprovvisto di green pass sarà punibile con una sanzione amministrativa di importo compreso tra 600 e 1500 euro. Per i datori di lavoro potrà andare dai 400 ai 1000 euro. Fino al 31 dicembre 2021, in tutti gli enti pubblici e istituzionali, i lavoratori, per entrare nei rispettivi luoghi di lavoro, dovranno possedere ed esibire, su richiesta, la certificazione verde.

Valutazione dei rischi

Nessuna limitazione per chi vuole esprimere generalmente dissenso fuori dal luogo di lavoro, ma le regole dovranno impedire che la situazione degeneri. E’ la stretta sui cortei decisa da Palazzo Chigi, dopo che la manifestazione “No Green pass” di Roma è sfociata in scontri e violenze. “Occorre dimostrare che lo Stato c’è – è la linea tracciata da Draghi – e interviene per contrastare i violenti, per stroncare gli estremismi e le iniziative di chi mira a creare tensione e instabilità”.

Si dovranno valutare possibili vie di fuga in caso di scontri e possibilità di presidiare le vie limitrofe in modo da impedire a chi protesta in maniera violenta di andare altrove. Inoltre, vigerà una lista dei luoghi che potrebbero essere presi di mira da chi protesta, predisponendo un cordone di protezione. I prossimi giorni si annunciano difficili per la gestione dell’ordine pubblico. Venerdì 15 ottobre scatterà l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori e manifestazioni di protesta potrebbero coinvolgere numerose città. Altre mobilitazioni di “No vax” sono state programmate e annunciate attraverso i social network.

Roberta La Terra