Help Center Catania / Un’opera d’arte simbolo di carità

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help center opera d'arte

All’Help Center di Catania un’opera d’arte come testimonianza di carità. L’arte al servizio della comunità nel nome della fratellanza umana per rendere più accogliente uno dei luoghi simbolo del supporto alle persone fragili e vulnerabili. È questo il presupposto di un accordo progettuale tra l’Accademia di Belle Arti di Catania e la Caritas Diocesana. Finalità, la realizzazione di un intervento di urban art sulle pareti esterne dell’Help Center della Stazione Centrale. I lavori avviati il 4 marzo, proseguiranno per circa due settimane.

Il progetto – informa una nota stampa-  scaturisce da un concorso di idee con diverse proposte progettuali presentate dagli studenti dell’Accademia. Un comitato formato da docenti dell’Accademia ed esponenti della Caritas Diocesana ha selezionato due illustrazioni idonee al concetto della fratellanza umana,  proposto dall’organismo diocesano.
“L’iniziativa, ha ricordato Vincenzo Tromba, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, rientra nel progetto a più largo raggio chiamato «“l’Accademia per Catania”.  Esso punta alla diffusione della bellezza per un contagio diverso da quello che sta procurando il virus».

All’Help Center un’opera d’arte: un angelo e scene di volontariato

In particolare, sulla facciata esterna dell’ingresso dell’Help Center, verrà riprodotto il lavoro di Maria Santoro, raffigurante un angelo misericordioso. Esso tiene sotto la sua ala protettrice alcuni soggetti potenzialmente vulnerabili (minori, anziani, extracomunitari).

help center murale
Lìillustrazione della parete centrale di Maria Santoro

Sulle pareti laterali, invece,  è prevista la riproduzione dell’opera di Leandro Villino. Il disegno ripropone graficamente alcuni momenti della distribuzione dei pasti, riportando, nel dettaglio, il momento del dono e la gioia del volontariato.

Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha sottolineato l’importanza del «ritorno in presenza col primo laboratorio dall’inizio di questa terribile pandemia.
Il contesto è particolarmente significativo, dove l’arte rigenera la città proponendo «un messaggio di fratellanza e amicizia».

All’Help Center nove studenti per un’opera d’arte

Si realizzeranno i due murales con l’idropittura acrilica ignifuga e impermeabile. Il prodotto, assieme alla strumentazione e a tutto il necessario, è stato donato dall’Accademia.
I nove studenti coinvolti nel progetto, per la maggior parte del corso di grafica e illustrazione, si alterneranno in due turni quotidiani per un paio di settimane.

Help center murale laterale
L’illustrazione sulla parete laterale di Leandro Villino

Seguiranno la realizzazione anche tre studenti del corso di fotografia dell’Accademia, che realizzeranno un video sullo sviluppo dei lavori e un reportage fotografico.

Daniela Maria Costa, professoressa dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si è soffermata sull’importanza dell’aggregazione in un periodo così complicato. Reso possibile dalla «Caritas che ha permesso questo momento di lavoro in comune e di condivisione con il pubblico e con la città». Saranno garantite tutte le misure anti contagio previste dall’autorità pubblica.

Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania, ha voluto ringraziare docenti e studenti dell’Accademia. E ha ricordato che il murale servirà a « a insegnarci a rispettare e amare uomini e donne al di là della propria cultura e lingua».
Salvatore Pappalardo, responsabile delle attività dell’organismo pastorale del’Arcidiocesi di Catania, ha aggiunto che le «testimonianze della carità si manifestano in diverse forme e tutte concorrono a stimolare la fraternità e la speranza di questa città».

 

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