Banca Etica ha compiuto 25 anni lo scorso 8 marzo, in corrispondenza della giornata internazionale della donna. Il cammino ebbe inizio nel 1999: Banca Etica fu fondata ambiziosamente (per molti utopisticamente all’epoca) sulla base di giustizia e fraternità. Valori che vanno nella direzione di una distribuzione della ricchezza orientata anche ai bisogni della comunità.
La filosofia di Banca Etica, come riportato anche dal manifesto, si basa di fatti sui seguenti punti: “il primato della persona sul mercato; pari dignità e opportunità a tutte le persone, affinché siano artefici del proprio progetto di vita; l’equità e la sobrietà nella produzione e distribuzione della ricchezza e nell’utilizzo delle risorse; l’ascolto e il sostegno delle comunità che si organizzano per dare risposte ai bisogni individuali e collettivi; i principi di reciprocità, interdipendenza, corresponsabilità con attenzione alle nuove povertà e marginalità; la cultura della legalità per una nuova convivenza civile; rispetto e valorizzazione di tutte le diversità ponendo attenzione all’approccio di genere nell’affrontare problemi politici, sociali, economici e culturali”.
I 25 anni di Banca Etica / Cos’è Banca Etica?
Il concetto di sviluppo si struttura quindi anche in quanto crescita umana e sociale, oltre che economica, cercando di rispettare quanto più possibile l’ambiente e le sue risorse. L’impegno della banca, che ovviamente devo sostenersi e “fare la banca davvero”, si basa anche quindi sul tentativo di ridurre consumi, sprechi e rifiuti, oltre che su investimenti nell’ambito delle fonti rinnovabili. Si tratta di un modo di vedere in realtà estremamente realistico, che identifica l’interdipendenza tra economia ed ecologia. Soprattutto dopo la maturazione di riflessioni sulle quali lo stesso Papa Francesco ha insistito molto tramite le sue Encicliche.
I 25 anni di Banca Etica / La valutazione di sostenibilità dei finanziamenti
I risparmi depositati in banca sono sia intesi come beni individuali ma anche come contributi sostanziali al bene comune. Infatti, tramite l’intermediazione finanziaria possono essere rimessi in circolo come credito per persone e organizzazioni che ne necessitano. Banca Etica, però, vaglia con attenzione le attività a cui dare credito, escludendo quelle dannose per le persone o per l’ambiente. Fra queste, annoveriamo la commercializzazione di armi, gli allevamenti animali intensivi, la mercificazione del sesso ed il gioco d’azzardo.
L’analisi dei finanziamenti non viene quindi svolta solo in un’ottica economico-finanziaria (ovvero con lo scopo di valutare la possibilità che il prestito venga restituito). Gli analisi svolgono anche le loro valutazioni da un punto di vista sociale-ambientale: si misurano quindi le potenzialità di un programma nell’avere impatti positivi. E’ sicuramente un’innovazione, se consideriamo che il sistema bancario ha finanziato con oltre 5 miliardi di euro la vendita/l’esportazione di armi all’estero. Inoltre i gruppi finanziari internazionali hanno compiuto un investimento di 5.500 miliardi di dollari al fine della produzione di energia da fonti fossili.
I 25 anni di Banca Etica / 8 marzo
L’8 marzo 1999, non a caso nella giornata internazionale della donna, apriva a Padova il primo sportello di Banca Etica. In tanti vedevano in questa iniziativa un sogno finalmente realizzato: quello di porre i propri risparmi al servizio del bene comune. Sembrava un sogno, poi i numeri, sempre solidi e in crescita, hanno dato ragione alla volta.
“Oggi in Italia Banca Etica è ancora l’unica che opera esclusivamente nel campo della finanza etica e conta oltre 48.000 persone e organizzazioni socie, con un patrimonio di 180 milioni di euro e un capitale sociale che supera i 92 milioni. Quest’ultimo è cresciuto di oltre il 300% dal 2007, a dimostrazione della fiducia riposta in questo modello da sempre più persone, imprese e organizzazioni che decidono di diventare nostre socie. Un modello efficace e resiliente come è dimostrato dai dati relativi ai livelli di solidità patrimoniale di Banca Etica, che non solo sono in linea con il sistema bancario tradizionale, ma spesso sono migliori.” Queste le parole riportate dalla loro newsletter in occasione di questa ricorrenza.
La presidente Anna Fasano ha ricordato nell’occasione come Banca Etica sia riuscita a “contagiare” nei suoi 25 anni di attività il resto del sistema economico, sociale, finanziario e normativo, che oggi guarda con sempre crescente attenzione agli impatti sociali e ambientali delle attività di impresa. “L’interesse più alto, è quello di tutti” recita questa ancora giovanissima banca nei suoi slogan promozionali: una promessa realizzata contro ogni pronostico, in questi 25 anni di finanza etica e sostenibile.
Maria Maddalena La Ferla