“I mascheroni di Acireale, il barocco e la loggia giuratoria” era il titolo del convegno tenutosi il 13 gennaio presso la gremita sala stampa di Palazzo di Città ad Acireale. L’evento nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Università Popolare di Acireale Giuseppe Cristadi che quest’anno compie venticinque anni. Grazie inoltre, in particolare, a dei laboratori attivi di teatro, pittura, coro e ballo.
La mission dell’Università Popolare
L’Associazione è una realtà operante nel contesto acese con progetti formativi accademici e pratici che ruotano intorno a svariati ambiti. In essa, figure professionali appassionate di cultura spaziano in perfetta concordanza tra il mondo accademico e quello delle arti. L’ evento in questione è stato arricchito da momenti di prosa e poesia scaturiti dall’impegno degli attori facenti parte del “Laboratorio di Teatro” dell’Università popolare “Giuseppe Cristaldi”, diretto da Alfio Vecchio: Saro Bella, Lella Costa, Carmen D’Anna, Giovanna Di Bella e Terenzio Falcotti. Presenti le autorità politiche locali tra cui il Sindaco, Stefano Alì, l’assessore gli affari istituzionali, Mario di Prima, e il vicesindaco, Palmina Fraschilla.
La bellezza dei Maccheroni ornamentali nel Barocco acese
I mostri, in effetti, ci respingono e ci attraggono allo stesso tempo, come è sempre stato dagli albori dell’umanità. Altrimenti non si spiegherebbero tutti quei miti relativi a spaventose creature immaginarie che alimentano la nostra fantasia ed evocano azioni eroiche. È proprio da queste mitiche figure dei Mascheroni di Acireale appartenenti al Barocco che deriva l’uso del mascherone come elemento ornamentale di opere architettoniche e scultoree nel mondo moderno. Le sculture di teste dai tratti deformi e inquietanti vengono solitamente collocate sulle porte, sulle cornici, sulle finestre degli edifici acesi.
Bellezza, acqua e cultura
“Acireale ha nel suo DNA tre elementi: la bellezza, il mito, l’acqua e la cultura l’arte”, ha esordito Rosa Maria Garozzo, che ha curato la presentazione con un excursus storico-artistico. Corredando il tutto con riferimenti al mito di Aci e Galatea, impreziositi dall’intermezzo musicale di Gesuele Sciacca, alla chitarra, e Daniela Greco. Eccellente esempio, la Loggia Giuratoria di Acireale. Così come il Palazzo Municipale, posto sulla piazza del Duomo, di chiaro impianto scenografico tardo barocco, con i tipici Mascheroni che reggono le balconate. A conclusione, il vicesindaco Palmira Fraschilla ha ribadito il valore di eventi socio-culturali simili, atti a stimolare la crescita e l’affermazione della città come centro di fruizione della cultura.
Giuliana Aglio