Quest’anno ‘Il più bel Carnevale di Sicilia’, manifestazione che costituisce il fiore all’occhiello di Acireale, sia per la peculiarità dei carri infiorati, nota di gentilezza che la distingue tra analoghe manifestazioni, sia per quanto può dare all’economia della città a livello di attrazione turistica, ha dovuto fare i conti con le avverse condizioni meteo, che hanno costretto la ‘Fondazione’, organizzatrice della manifestazione, ad apportare diverse modifiche.
Il maltempo sembra averla fatta da padrone quest’anno se, già sin dalla giornata inaugurale, ha costretto ad annullare sfilate e manifestazioni collaterali; per tale ragione, l’amministrazione comunale, per bocca del vice sindaco Nando Ardita, ha manifestato la volontà di potenziare l’edizione estiva. Parliamo di quella ‘retrospettiva’ che, voluta negli anni ’80 dall’allora sindaco, comm. Mario Coco, si svolge in un periodo in cui le condizioni meteorologiche si rivelano certamente migliori di quelle del periodo invernale.
Il programma prevedeva la novità di tre giornate riservate alle sfilate ed altrettante alle semplici esibizioni dei carri allegorico-grotteschi che stazionavano in punti prestabiliti del circuito stradale (piazza Duomo, piazza Indirizzo, piazza Cusmana). Tra le giornate che si è dovuto giocoforza annullare, quelle tradizionali del giovedì grasso e dell’ultima domenica (15 febbraio), da quest’anno entrambe riservate alle esibizioni dei carri.
Frattanto, la manifestazione vive i suoi ultimi giorni, prima dell’inizio del periodo quaresimale, durante il quale (la prima domenica), come
annunciato nel programma, l’organizzazione si riserva di recuperare qualche giornata. A questo punto, come diceva un noto anchorman televisivo, ‘la domanda nasce spontanea’: come fare a recuperare, se le condizioni meteo hanno costretto ad annullare almeno una buona metà del programma inizialmente preventivato?
Tali premesse sembrano, dunque, pienamente giustificare gli orientamenti dell’amministrazione comunale, che ha preannunciato di voler mantenere le giornate tradizionali a partire dal giovedì grasso, per potenziare, invece, le manifestazioni dell’Estate Acese, all’interno delle quali il Carnevale è attualmente inserito durante il primo week-end di agosto, unitamente ad altre manifestazioni folkloristiche e, già da qualche anno, i giganteschi manufatti rimangono poi esposti per tutto il mese nelle piazze Duomo ed Indirizzo.
Certamente, le eventuali innovazioni potranno essere benvenute se non snatureranno i connotati tradizionali della manifestazione.
Nando Costarelli