Il cuore non basta, l’Acireale si arrende al Catania (0-1, gol di Russotto) e scivola pericolosamente in classifica. A decidere il derby un piazzato di Russotto, al 10’ della ripresa. Delizioso quanto potente il tocco dell’attaccante rossazzurro: il pallone picchia sul palo interno e si insacca alla destra di Giappone.
Il Catania centra l’ennesima vittoria di una stagione trionfale
Un gol di scarto, soltanto un gol di scarto, ma basta ed avanza al Catania per consegnare agli archivi l’ennesima vittoria nel contesto di una stagione trionfale. Non si pensi però che la formazione di Ferraro abbia esaltato nei novanta minuti giocati sul terreno di Aci Sant’Antonio, né si attribuisca alle ridotte dimensioni dell’impianto la prestazione tutt’altro che brillante della capolista.
L’Acireale si batte con orgoglio ma resta prigioniero dei propri limiti
Di mezzo, insomma, c’era un Acireale volenteroso e determinato assai, a dispetto dei limiti strutturali piuttosto evidenti con i quali è costretto a fare i conti, domenica dopo domenica. Inappuntabile, per orgoglio e dignità, la prestazione degli uomini di Ignoffo ma tremendamente sterile negli esiti offensivi.
Più Catania nel primo tempo, ma la difesa granata regge bene l’urto della capolista
Primo tempo senza sussulti con un paio di tentativi, di Giovinco e Palermo, da parte ospite. Le due squadre si sono fronteggiate a viso aperto, ma senza sfavillare, tanto che lo 0-0 che ha suggellato la prima frazione di gara è risultato emblematico dell’equilibrio in campo. Non male, l’Acireale, nella fase difensiva, un po’ meno nella costruzione del gioco. Apprezzabili il gran movimento di Limonelli (in bella evidenza in questa fase della stagione) e i buoni contributi offensivi di Dido.
Su un piazzato di Russotto nella ripresa il gol decisivo, poi l’offensiva granata, generosa ma sterile
Nella ripresa, panchine protagoniste. Ferraro piazzava Sarao al fianco di Jefferson, prima di lanciare Chiarella sulla fascia destra. Ignoffo, con il Catania in vantaggio dopo dieci minuti, era costretto a rompere gli indugi. L’Acireale provava a reagire al vantaggio ospite, ma dalla sua offensiva, generosa quanto intensa specie nei minuti finali, non sortivano risultati apprezzabili. Liga regalava qualche guizzo sotto rete, così come Savanarola (scampolo di partita per il capitano) e il giovane Nicosia che metteva la firma sull’azione più pericolosa dell’undici di casa.
Il Catania fa festa, i tifosi di casa rincuorano l’Acireale
Catania in festa, alla fine, ma anche i granata trovavano l’abbraccio generoso dei propri sostenitori: la strada resta in salita, ma la voglia di battersi non manca, così come l’impegno a lottare fino allo stremo delle forze per salvare la categoria.
Giovanni Lo Faro