“Il Mercato della Salute” è il titolo dell’ultimo libro scritto da Franco Cosmi e Rosario Brischetto, appena pubblicato per le edizioni LSWR di Milano, con la prefazione del professor Silvio Garattini. Sulla base della loro esperienza di diversi decenni come medici ospedalieri, che li ha visti impegnati nel tentativo di dare sollievo a malattie gravi e a malati complessi e spesso fragili, e ha consentito loro di sperimentare giorno per giorno i problemi della sanità pubblica, gli autori hanno deciso di affrontare un problema oggi cruciale quale quello del rapporto fra mercato della sanità e diritto alla salute.
Un tema complesso e divisivo, che non consente soluzioni facili, che richiede un confronto fra posizioni diverse e spesso ideologiche, nella speranza di trarre dal dibattito, per quanto acceso, indicazioni operative utili per la gestione del Servizio Sanitario Nazionale.
Il mercato della Salute / Nel libro un dialogo polifonico fra i grandi del passato
Il libro si presenta come la trascrizione di un dialogo immaginario (e impossibile) fra importanti personaggi del passato, il cui pensiero è in vario modo intrecciato col tema della salute. Si tratta del reverendo Thomas Bayes, ministro del culto inglese del XVIII secolo, che ha studiato per tutta la vita le leggi della probabilità, anche se non si è mai direttamente interessato di medicina. La sua opera è stata oggi riscoperta e viene utilizzata in vari campi, fra cui l’informatica. In medicina, il suo pensiero viene utilizzato, in particolare, per valutare il ruolo di nuove informazioni sul paziente (anamnesi, visita, esami di laboratorio e strumentali, decorso clinico) e determinare in che misura queste informazioni aumentino o diminuiscano la probabilità che la prima diagnosi sia esatta.
Di Niccolò Machiavelli, attento osservatore della realtà effettuale, già ampiamente citato nei precedenti libri di Cosmi e Brischetto. Di Karl Marx, paladino dell’economia pianificata. E di Adam Smith, economista del XVIII secolo, filosofo, fautore del libero scambio. Un dibattito fra simili personaggi, che minacciava di essere molto acceso, aveva bisogno di un moderatore di elevato prestigio; per questo è stato scelto lui: Galileo Galilei.
Salute / Basarsi sulle prove scientifiche e non sulle opinioni
E’ noto, anche da precedenti pubblicazioni, che i due autori considerano Galileo Galilei un riferimento imprescindibile. La elaborazione del metodo scientifico, fondato sulla sperimentazione, sulla possibilità di confermare i risultati degli esperimenti attraverso la loro ripetizione e la messa in comune di metodi e risultati, è stato decisivo per il progresso della scienza. Il metodo scientifico non dà certezze assolute, ma consente di migliorare sempre più la conoscenza, progredendo per tentativi e errori. E’ l’unico metodo in grado di autocorreggersi attraverso nuove verifiche sperimentali e trova piena applicazione nel mondo della medicina.
Primo interesse del medico è garantire cure efficaci; questo non si ottiene basandosi sulle opinioni, magari molto qualificate, magari fondate su ragionamenti teoricamente molto solidi; occorre basarsi sulle prove, sulle evidenze prodotte dalla ricerca e dalla sperimentazione. E nella realtà di oggi non sempre è così. Buona parte delle decisioni prese in medicina non hanno una base sperimentale certificata, ma si fondano, nella migliore delle ipotesi, sulle opinioni degli esperti.
Un libro sul mercato della Salute, che non ha prezzo ma costa
Gli autori partono dal dettato costituzionale dell’articolo 32, che considera la salute fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e si propongono di guardare in faccia la realtà: è vero che la salute non ha prezzo, ma ha un costo. E al di là dei proclami e della ricerca di facili consensi bisogna stabilire chi paga. Le risorse sono limitate (anche a causa della piaga dell’evasione fiscale, che sottrae al patrimonio pubblico diverse decine di miliardi l’anno).
Il nostro Paese investe poco più di 130 miliardi all’anno per il Sistema Sanitario Nazionale: è molto meno di quanto fanno altri Paesi, come Germania o Francia, tanto che la spesa è abbondantemente integrata dai cittadini che ricorrono al privato. Nonostante questo, grazie all’impegno dei sanitari il sistema continua a funzionare, pur fra enormi problemi (vedi liste di attesa): ma fino a quando? Vi è il rischio di crack per il Sistema Sanitario, e in quel caso potrebbe curarsi solo chi ne ha la possibilità economica.
Il mercato della Salute / Il conflitto tra profitti e diritto alla salute
In tutto questo, qual è il ruolo del mercato della salute? Il libro non vuole essere un attacco al mercato, il cui ruolo positivo viene riconosciuto. Esso ha finora fornito risorse che hanno consentito alla medicina crescita, conoscenza, innovazione e grandi progressi in diagnosi e terapia. Nello stesso tempo, però, non vi è dubbio che vi è un conflitto di interesse difficilmente sanabile fra le finalità del mercato, che si propone di incrementare vendite e profitti, fino al punto di creare bisogni in qualche modo artificiali, e tutela del diritto alla salute.
Pensate al funzionamento della sanità pubblica e delle aziende USL: i finanziamenti dovrebbero seguire un criterio di merito, privilegiando chi ottiene risultati verificabili. Il personale sanitario, nelle scelte cliniche, dovrebbe seguire percorsi di diagnosi e terapia fondati su dati scientifici validati dalla letteratura internazionale. Ma il mercato ha altri interessi: principalmente vendere prodotti e farmaci e inseguire il fatturato. Fra diritto alla salute e mercato, come ha recentemente notato il professor Remuzzi, la politica si trova stritolata e dimentica spesso la sua principale funzione di tutelare i diritti dei cittadini, esponendosi a gravi critiche.
Il mercato della Salute / La medicina basata sul metodo scientifico deve guidare l’utilizzo delle risorse pubbliche
Se le risorse sono limitate, bisogna scegliere come utilizzarle. E in questo il metodo scientifico può essere di grande aiuto. La medicina scientifica, attraverso le evidenze della ricerca, può essere il criterio che consente di dedicare le risorse pubbliche al necessario, che deve essere erogato a chi ne ha bisogno, lasciando al mercato e alla medicina commerciale quanto è superfluo o è privo di adeguate dimostrazioni di efficacia.
Fra le proposte avanzate nel libro appare molto importante quella che riguarda la prevenzione. Sarebbe molto più conveniente ed economico riuscire a prevenire le malattie. Questo è possibile, se è vero che le malattie non cadono dal cielo, ma sono per una buona metà conseguenza dei nostri stili di vita sbagliati. Obesità, sedentarietà, errori alimentari provocano molte malattie, e alla prevenzione sarebbe opportuno dedicare adeguate risorse. Ma anche qui emerge il conflitto di interesse con il mercato, per il quale è più utile curare le malattie, piuttosto che prevenirle.
Il mercato della Salute / Il libro vuole essere uno spunto di riflessione per la salvaguardia del SSN
Questi sono solo alcuni fra gli spunti di riflessione offerti al lettore da Cosmi e Brischetto per bocca dei prestigiosi partecipanti al dialogo. Una riflessione fondata sull’insegnamento di Silvio Garattini, da sempre maestro e riferimento per i due Autori. La speranza è che queste riflessioni siano oggetto di dibattito e fonte di concrete iniziative fra cittadini, politici e amministratori, allo scopo di salvare il Servizio Sanitario Nazionale: grande conquista, esempio per tutto il mondo, che deve vivere.
Galeno