Dalle lezioni di aquagym in piscina, ai mini tornei di calcio, ai giochi in spiaggia, alla discoteca e ai balli di gruppo, fino alle esibizioni al teatro all’aperto, i minori stranieri non accompagnati delle strutture SPRAR di Catania ed Acireale del Consorzio Il Nodo, hanno vissuto una straordinaria esperienza di integrazione, condividendo con gli ospiti del villaggio turistico Faro Punta Stilo di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, in Calabria, una vera e propria vacanza.
Un Campus di integrazione – si legge in un comunicato de Il Nodo – partito a fine giugno e concluso lo scorso weekend, organizzato nell’ambito del progetto SPRAR SIPROIMI per MSNA che ha coinvolto minori, tra i 16 e i 18 anni, suddivisi in gruppi, per 15 giorni ciascuno, accompagnati da due operatori per volta, in una formula nuova di condivisione di spazi e di momenti, di regole e di divertimento.
Occasioni per sviluppare la loro capacità di socializzazione sia con i coetanei che con gli adulti, interi nuclei familiari, gruppi di pensionati, che a loro volta sono stati protagonisti di uno scambio proficuo di relazioni. La maggior parte di loro, in Italia da meno di un anno, ha già acquisito le nozioni base della lingua italiana, ed è stato in grado di conversare, dal semplice saluto durante la colazione o il pranzo, al rispondere a quanti, con un po’ di curiosità, hanno chiesto loro di parlare del proprio vissuto e, soprattutto, delle proprie aspettative di vita.
Ma aldilà del dialogo, i ragazzi sono riusciti a sorprendere e divertire, semplicemente facendosi un po’ conoscere, come Souma 17 anni, straordinario ballerino, che frequenta un’accademia di danza, o Zanne, al primo anno di un corso professionale per acconciatori, che durante una serata di “Corrida” in teatro, ha addirittura conquistato il terzo podio, cantando a ritmo di rap, o il più riservato Birame, senegalese, che dopo qualche tuffo in piscina, se ne ritornava in camera per prepararsi agli esami per il conseguimento a settembre della licenza media.
“Per noi è la prima volta che sperimentiamo questa formula – commenta il presidente del Consorzio Il Nodo Fabrizio Sigona – finora abbiamo organizzato i soggiorni autogestiti tra operatori e ragazzi, quest’anno, invece, il gruppo di coordinamento ha pensato di portare avanti l’idea di un’integrazione a un livello, diciamo, più avanzato, inserendo i nostri ragazzi in un complesso turistico frequentato da migliaia di villeggianti”.
“Da oltre 25 anni ci occupiamo di percorsi di integrazione sociale – spiega Mimmo Guido, proprietario del villaggio – non rivolta soltanto ai minori stranieri, ma anche a disabili e anziani. Chi viene da noi in vacanza sa già che conoscerà persone che fanno uno sforzo in più nella relazione e che, quindi, hanno bisogno magari di un gesto di accoglienza più pronunciato, di un sorriso in più”.
“In realtà, i ragazzi sono stati straordinari tutti – raccontano alcuni degli accompagnatori, Stefania, Mariella, Federico, Davide, Eliana, Liliana, Maria, Gabriele – intanto perché hanno vissuto l’esperienza del villaggio come percorso formativo all’acquisizione delle regole del vivere quotidiano e poi perché sono riusciti anche a fare tanto divertire, indiscussi protagonisti dei balli in pista e delle performances in teatro, dove hanno cantato, ballato e recitato”.
“Fondamentale il sostegno dei Comuni sia di Catania che di Acireale, del Servizio Centrale, dei tutori che hanno acconsentito alla trasferta e anche del Tribunale dei Minori, senza la cui autorizzazione non avremmo potuto fare nulla – aggiunge Sigona – Insomma, come in ogni progetto, dietro c’è una ampia rete di soggetti che deve trovare convergenza”. La scelta della località, ovviamente non poteva essere casuale – sottolinea – per evitare che si incorresse in situazioni di emarginazione e diffidenza, per questo abbiamo cercato la collaborazione con la struttura di Guardavalle”.
A fine agosto, poi, di eccezionale impatto è stata la partecipazione al Palio del Ciuccio, una manifestazione che si ripete da 15 anni nel paese calabro, con tanto di squadre dedicate alle diverse contrade, una delle quali composta interamente dai ragazzi del Nodo, che sono riusciti a spuntarla nei tanti giochi in programma.
Un evento che ha visto pure un momento di premiazioni e riconoscimenti anche per il Consorzio Il Nodo che ha ricevuto una targa di partecipazione dal sindaco del paese Pino Ussia. “Da sempre – ha concluso Sigona – la Sicilia e la Calabria si sono distinte per generosità e grande disponibilità all’accoglienza”.