Non sono bastati i 18.000 tifosi rossazzurri a spingere alla vittoria gli undici di Lucarelli. Eppure era una partita importante, erano in ballo 3 punti preziosi per rimanere aggrappati al sogno di una promozione diretta in B, al Cibali c’era il pubblico delle grandi occasioni che molte piazze di serie A sognano. Eppure è finita come proprio non doveva. Il Trapani riesce a sbancare Catania e dimostra di essere più forte della squadra allenata da Lucarelli.
Al 13’ Trapani vicino al vantaggio con un colpo di testa di Murano sul quale salva il portiere Pisseri, smanacciando la palla. Nei primi venti minuti il Trapani riesce a distendersi, il Catania cerca a stento, invece, di attaccare. Su azione di calcio d’angolo si vede la compagine di Lucarelli al 24’ con un colpo di testa di Blondett che manda fuori.
Risponde il Trapani al 28’ con una gran botta di Palumbo, respinta a pugni chiusi dal portiere. E’ ancora il Trapani con Murano il quale manda in porta ma colpisce un difensore. E’ Palumbo a far tremare il portiere del Catania con un tiro dalla distanza che si perde sul fondo. Si và al riposo tra i fischi dei tifosi di casa delusi per la prestazione della propria squadra poco intraprendente e poco presente in zona attacco, zona del campo in cui abbiamo visto piu il Trapani invece.
Nella seconda parte del confronto, almeno inizialmente, i catanesi appaiono più pericolosi. Al 52’ il Trapani passa con una azione prolungata di Palumbo che stende il guardiapali di casa e corre ad abbracciare i compagni. Due minuti dopo, il Trapani raddoppia di testa in mischia ma il direttore di gara annulla per fuorigioco di Pagliarulo, vicino alla linea di porta. Al 56’ incredibile parata di Furlan su azione ravvicinata del catanese Manneh. Il Catania opera due sostituzioni, sperando che la situazione cambi.
E’ Curiale per gli etnei al 60’ che colpisce bene di testa ma trova pronto Furlan. Al 64’ Calori inserisce il difensore Rizzo per il centrocampista Bastoni. Al 74’ gran tiro di Russotto con palla che si stampa sul palo, sembra che il portiere Furlan fosse sulla traiettoria. Nel Trapani entra Steffè per Palumbo, colto da crampi. Lucarelli continua ad effettuare cambi.
Al 79’ ottima occasione per Marras. Un minuto dopo, è Furlan a rispondere alla grande su Barisic. All’83’ Calori inserisce un altro difensore, Silvestri, per la punta Murano. Sono cinque i minuti di recupero. Al 91’ il Trapani vicinissimo al raddoppio con Fazio che davanti al portiere si fa respingere la conclusione di piatto sinistro.
E’ il preludio alla seconda marcatura del Trapani che raddoppia con Marras. Al 95’ il Catania in area tira, Evacuo si ripara il volto e l’arbitro decreta troppo generosamente il rigore e ammonisce lo stesso attaccante che viene espulso per somma di ammonizioni. La battuta è di Lodi che mette dentro. Poi l’arbitro manda tutti a casa ed è festa granata. Il Trapani aggancia i catanesi al secondo posto in graduatoria.
Il Trapani espugna così il “Massimino” di Catania per 2-1 e spinge di fatto il Lecce in serie B. A 180’ dalla fine del campionato, alla squadra di Fabio Liverani basterà conquistare una vittoria nelle ultime due partite per festeggiare la vittoria del campionato.