Il vangelo della domenica (17 luglio) / L’amore si consegna al cuore di chi si pone in ascolto

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Canto al Vangelo ( Lc 8,15 )

Alleluia, alleluia. Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono, e producono frutto con perseveranza. Alleluia

Vangelo ( Lc 10,38 – 42 )

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signorecoretta marta e maria 3 (320 x 240)

Riflessione

Il brano del Vangelo di Luca evidenzia il diverso modo di accogliere Gesù, da parte del discepolo. Gesù, mentre  è in cammino verso Gerusalemme, si ferma presso una casa dove trova ospitalità e accoglienza da parte di due donne, Marta e Maria, sorelle di Lazzaro. Marta accoglie Gesù tra le sue molte cose da fare per accoglierlo, nel rischio così, di non attenzionarlo veramente perché distratta dai molti servizi. Maria, invece, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Maria, proprio perché seduta accanto a Gesù in atteggiamento di autentico ascolto, a differenza della sorella, riconosce Gesù come il Signore. L’atteggiamento di Marta, distratta e impegnata nelle tante cose da fare per Gesù, è lo stesso atteggiamento di tanti fedeli che proprio perché impegnati nelle tante , se pur lodevoli  attività pastorali, corrono il rischio di smarrire il centro ed il fine di queste attività, cioè l’ascolto attento della Parola di Dio, non trovando il tempo, come Marta, di sedersi ai piedi del Signore. L’atteggiamento assunto da Maria invece, rappresenta il modo autentico di accogliere Gesù da parte di chi si mette alla sua sequela. Sedersi ai piedi del Signore, non significa non fare niente, ma significa invece voler ascoltare la sua Parola senza perdere una sola sillaba. Significa desiderare di conoscere l’Amore pienamente, senza mezze misure, senza che niente possa anteporsi al suo rivelarsi e donarsi a te. Gesù trova il suo riposo in quella casa in cui si è fermato, proprio davanti a quella donna seduta ai suoi piedi. L’ Amore si riposa e si consegna al cuore di chi si pone in ascolto. Il discepolo è chiamato ad assumere  questo atteggiamento, per essere poi autenticamente l’uomo della carità, l’uomo cioè, capace di sedersi ai piedi del suo Signore per ascoltarlo.

Letizia Franzone

 

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