Incontri culturali / La sfortunata vita di Ginevra Bacciarello

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tela di Tiziana Di Mauro

Una storia che affascina ma senza lieto fine. Anzi, con un finale tragico, avvolto nel mistero. Una storia di quelle che si tramandano negli anni e non trovano mai pace. Diventano eterne, come i protagonisti.
La figura di Ginevra Bacciarello continua a vivere lungo lo scorrere del tempo.  La sua presenza fa parte dello scenario acese, dove la ragazza, originaria di Ancona, giunse da Roma nel 1912.

Sabato 26 agosto, nell’accogliente home restaurant “A Casa di Ninetta”, in via Dafnica ad Acireale, la sua vicenda è stata ripercorsa. Ne è stata raccontata la personalità umana ed artistica. A guidare il momento culturale Mariella Di Mauro. Punto di partenza sono stati i testi di chi ha posto attenzione alla giovane donna. Lo scrittore Vincenzo Giuseppe Costanzo le ha dedicato due libri, il primo “Ginevra Bacciarello. Una vita una morte un mistero” (Bonanno editore), il secondo “Antico Amore” (Bastogi editore).

incontro su Ginevra Bacciarello
Rossella Caramma (a sin.) e Mariella Di Mauro

In quelle pagine sono impressi i fatti che ne tormentarono l’esistenza, fino alla sua morte. Lo scrittore ne riporta eventi, atteggiamenti e sentimenti. In primo piano la rilevanza artistica della Bacciarello. La sua propensione alla pittura, le sue capacità potenziate con gli studi adeguati. Un futuro nell’arte che era iniziato, da pittrice di grande talento, ma che poi non c’è stato. Giunta nella cittadina barocca per seguire il suo amore, il marito, lo scultore Luciano Condorelli, ne ha visto spegnersi aspettative e possibilità. Nonostante la ragazza avesse trovato in comune con lo sposo la stessa passione, la sua creatività non riuscì a liberarsi.

La difficile vita di Ginevra Bacciarello

Non soltanto non trovò terreno fertile per la sua personalità indipendente e avanti con i tempi, ma anche la sua vita privata cominciò a soffrire. I rapporti difficili con la suocera, quelli con il marito vacillarono, stentarono a decollare. Anche dopo aver superato l’iniziale criticità, il distacco di lui e le infedeltà furono tristezza.
La Bacciarello tentò subito di attuare le sue idee. Insieme con il Condorelli fondarono un circolo artistico, di cui fu l’unica donna presente, dedicato a Vincenzo Bellini. Ad un certo momento sarebbe nato l’amore con un “ignoto acese”, un docente di quarant’anni incontrato in una serata di pioggia.

tele di Tiziana Di Mauro
Tele di Tiziana Di Mauro

Parti salienti del libro del Costanzo sono state lette dall’attrice Rossella Caramma durante l’incontro letterario. Presenti alcuni familiari dello scrittore, oggi non più in vita, fra cui la moglie e due figli. Alle pareti del locale le tele della pittrice Tiziana Di Mauro. Riportavano gli spettatori ad uno dei punti focali: la grandezza dell’arte nel descrivere la realtà. La stessa grandezza toccata dalla Bacciarello ma mai totalmente esplicata.

La musica dal vivo del Jazz Duett, di Edy Valastro e Angelo Fichera, ha creato l’atmosfera. Certamente nostalgica ma con un velo di tristezza per l’epilogo amaro della vicenda. Ginevra Bacciarello fu trovata morta nella sua casa, dopo un anno circa dal suo arrivo ad Acireale. Un colpo di pistola fermò il suo cuore. Il corpo avvolto in un candido abito, tra fiori colorati.
Un finale che  non si addice alla detta personalità. Spegnere di propria mano la vita, l’arte, la voglia di creare, anche il sentimento, è un gesto estremo dalla difficile interpretazione.
Ma non si andò oltre il termine “suicidio”. Nessuna voglia, all’epoca, di saperne di più. Resta la storia di una figura talentuosa su cui riflettere oltre ogni scadenza temporale.

 Rita Messina