Si è svolto nella sala “Pinella Musmeci”, presso la villa Belvedere di Acireale, il primo dei due incontri “Autori in divisa” promosso dall’associazione culturale “Graziella Corso”. Il presidente dell’associazione Francesco Manna ha voluto fortemente questo evento, dopo aver conosciuto qualche anno fa i suoi colleghi di lavoro, scrittori come lui, al salone internazionale del libro di Torino, nello stand della Polizia di Stato.
Gli incontri nascono casualmente, dai percorsi della vita, e proprio un evento drammatico nella vita personale di Francesco Manna porta questo giovane poliziotto a scrivere il suo primo libro, seguito da un secondo poco tempo dopo. Il progetto si è realizzato con questa bella manifestazione che ha coinvolto due colleghi di Manna: il sovrintendente capo Vincenzo Tancredi in servizio alla questura di Torino e l’assistente capo Maurizio Lorenzi della questura di Bergamo. Insieme a loro il sovrintendente capo Gianluca Granieri, che svolge il suo lavoro nella polizia di frontiera di Catania, l’assistente capo Antonio Costa tenore della Polizia di Stato e l’assistente capo presso la polizia di frontiera di Catania Silvio Giacopello, che si è occupato delle basi musicali.
Gli interventi dei poliziotti scrittori sono stati coordinati dalla presentatrice Agata Sava che ha fatto gli onori di casa, creando un clima confidenziale e piacevole. Vincenzo Tancredi, il primo a prendere la parola, ha raccontato che il suo “Io non abbocco” narra di vicende vere legate a quella piaga sociale che è il raggiro e la truffa a danno degli anziani. Presso la questura di Torino, un gruppo di poliziotti, tra cui il Tancredi, si occupa non solo di andare a casa dell’anziano per la denuncia ma l’obiettivo è di seguire la persona anche in seguito, con aiuto e supporto psicologico, cercando anche la collaborazione con la famiglia e le persone più vicine.
Anche per Maurizio Lorenzi, giunto alla sua quinta pubblicazione, il suo lavoro è stata la fonte di ispirazione per le sue opere e l’ultimo libro dal titolo “Identikit, il disegnatore di incubi” narra la bravura di questo disegnatore della polizia scientifica, uno dei più grandi investigatori, ormai non più in servizio, che riusciva ascoltando i ricordi della gente a realizzare un perfetto ritratto del presunto colpevole. Ricordiamo vicende giudiziarie note in tutta Italia come” la banda della uno bianca” o “unabomber” dove il contributo dell’investigatore/disegnatore è stato prezioso e fondamentale. Oggi questa figura non esiste più perché sostituita dai nuovi mezzi tecnologici, ma l’essere umano è ben altro che un computer!
Gianluca Granieri, in servizio presso la Polizia di Catania invece con un “ Un milanese a Catania” narra le vicende di un italiano del nord, Ambrogio, che insieme all’amico catanese Giuseppe si sofferma ad ammirare le bellezze della città etnea. Infine la parola al presidente dell’associazione “Graziella Corso” che ha brevemente parlato dei suoi libri, presentati nella stessa sede lo scorso anno. Gli autori hanno ricevuto il saluto e i complimenti del Commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro che ha avuto parola di elogio per la bella iniziativa.
Interessanti gli intermezzi musicali con la poderosa voce del tenore Antonio Costa, che ha regalato al pubblico presente in sala una grande emozione. Il suo repertorio classico è stato apprezzato e alla fine dell’esecuzione dell’ultimo brano c’è stata una standing ovation a riconoscimento della sua bravura.
Nell’abito della manifestazione è stata presentata anche una estemporanea di pittura che ha visto la partecipazione di vari artisti del nostro territorio.
Gabriella Puleo