Incontro / Il dibattito su “Chiesa in uscita” e corridoi umanitari tocca Acireale

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Acireale manifesta ancora la sua libertà di pensiero e lo spirito di apertura alle realtà del mondo attraverso un nuovo appuntamento con “Liberi di pensare”, che ha affrontato stavolta uno dei più scottati temi di attualità degli ultimi anni: i corridoi umanitari. L’appuntamento ha visto presente un buon pubblico che ha raggiunto i locali dell’Archivio Storico Diocesano lo scorso 13 marzo per seguire il dialogo su “l’impegno della Croce Rossa e della Chiesa nei corridoi umanitari”.

Dopo don Luca Meacci, ancora esponenti di rilievo nazionale animano il dibattito pubblico, nato dall’intuizione del vescovo Raspanti e portato avanti da un’eterogenea équipe che cura gli incontri culturali.

Ospiti dell’appuntamento mensile, moderato dalla dottoressa Emilia Contarino e inserito anche nel programma di “Marzo, mese della cultura”, il dottor Rosario Valastro, presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, e il giornalista Mario Scelzo.

La chiesa in uscita nel libro di Scelzo

Mario Scelzo, giornalista italiano e autore del volume “Chiesa in uscita / seguendo Papa Francesco” è già stato ospite della diocesi acese di cui ha raccontato l’esperienza, assolutamente positiva, dell’accoglienza di una famiglia siriana a Santa Venerina.

La famiglia arrivata grazie ad “operazione Colomba”, progetto di contrasto all’immigrazione irregolare che supporta i corridoi umanitari, e accolta nel territorio etneo è infatti una delle esperienze positive di Chiesa in uscita, tanto auspicata dal Santo Padre.

Nel suo intervento il giornalista ha sottolineato che “i corridoi umanitari sono uno dei principali esempi della Chiesa in uscita, perché traducono in forma concreta quella che è l’accoglienza delle persone in difficoltà”.

Invitare un giornalista del calibro di Scelzo per affrontare un tema così delicato è il modo che sceglie la diocesi per sensibilizzare alla costruzione di un mondo solidale e accogliente, nel quale sia possibile aprirsi alle diverse culture senza perdere la propria identità e le proprie radici.

Anche ad Acireale, sulla spinta del libro di Scelzo, è nato il comitato spontaneo “Acireale abbraccia la Siria”, che si pone l’obiettivo di accogliere ancora una famiglia in fuga dalla Siria che vuole raggiungere il nostro territorio tramite corridoi umanitari.

La Croce Rossa a servizio degli ultimi

Il contributo alla causa arriva solerte anche dalla CRI ed a farsene portavoce è l’acese Rosario Valastro che sottolinea che “i corridoi umanitari sono previsti dalle normative internazionali e dovrebbero essere una realtà nei territori di guerra ma anche dei luoghi dai quali si fugge per discriminazioni e persecuzioni”.

La presenza dei corridoi umanitari è fondamentale poichè consente di ridurre il numero di morti in mare e sofferenze facilmente evitabili con arrivi in Europa controllati e sicuri.

La promozione della vita umana non deve mai sottostare a regole da tratta di uomini e la Croce Rossa, per voce del suo presidente nazionale ribadisce i concetti di dignità e libertà.La dignità dell’uomo non sopporta eccezioni in nessun caso” ha concluso infine Valastro. 

La Croce Rossa Italiana, presente anche con una propria delegazione locale, promuove le forme di aiuto concreto alla vita, rivolgendo la propria attezione a chi fugge da guerre e persecuzioni indicando i corridoi umanitari come prima forma di arrivo protetto.

L’incontro, a cui erano presenti anche Marco Lovato della Comunità Papa Giovanni XXIII, il vicario generale monsignor Agostino Russo e don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana, è stato concluso dall’intervento del vescovo Antonino Raspanti.

 Chiara Costanzo