Al giorno d’oggi sono tante le persone vittime di rapine, truffe e raggiri. Loschi individui che sanno approfittare della buona fede e cogliere di sorpresa, riescono non solo a derubare i malcapitati ma, a volte, pure a far loro violenza.
Vecchie e nuove metodologie di truffe e raggiri
In un’era super tecnologica come quella in cui viviamo, i raggiri vengono spesso messi in opera attraverso le mail o gli sms del cellulare. Potrebbe pure capitare di imbattersi in vere e proprie estorsioni sul web. Ma c’è da stare attenti anche quando si va presso gli sportelli automatici delle banche, quando si ritirano soldi dalla posta. Bisogna comunque sapere come tenere e portare la borsa, quando si esce di casa e non solo.
Nonostante “i raggiri all’avanguardia”, assistiamo, infatti, ancora anche a imbrogli davvero banali. Piccole messe in scene di abili improvvisati attori che riescono a colpire soprattutto gli anziani in casa. Un presunto dipendente ENEL che chiede la verifica di alcuni dati in bolletta. Ragazzi che si offrono di aiutare a portare la spesa a casa.
E c’è una nuova commedia che si è diffusa nel quartiere Picanello di Catania. Fingendosi inquilini del piano superiore o parenti degli stessi, i malfattori prendono di mira gli anziani che vivono soli, soprattutto donne. Chiedono di poter recuperare qualcosa che è caduto loro sul balcone. Le vittime, fragili ed ingenue, le accompagno verso il ballatoio di pertinenza. Ed ecco che un complice, appostato vicino la porta, entra, arraffa tutto ciò che trova e scappa via. Il povero anziano si renderà conto solo più tardi dei suoi ammanchi.
Le iniziative per aiutare le persone a difendersi
Diverse le iniziative e le campagne di sensibilizzazione promosse per aiutare le persone a rendersi conto del pericolo e imparare a difendersi. Come l’incontro, intitolato “Io non ci casco” promosso dall’Associazione “Giustizia e pace” che si è tenuto giovedì 17 febbraio nel salone parrocchiale della chiesa Santa Maria della salute a Catania.
A trattare il tema così delicato è stato Salvo Troina vicepresidente dell’associazione e Sovrintendente Capo della Polizia Postale in quiescenza. Troina ha voluto mettere a disposizione il suo bagaglio di esperienza, attraverso anche la visione di video reali con immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. L’ ing. Ugo Tomaselli, presidente dell’associazione, ha preannunciato una serie di iniziative riservate al mondo della scuola, che presto prenderanno vita.
Due libri per sapere da cosa difendersi
“Numericamente ridotto nelle statistiche giudiziarie, per la vergogna a denunciare che spesso caratterizza le vittime, il fenomeno appare nella sua effettiva grandezza solo se si sentono i racconti di amici e conoscenti.” C’è un altro appartenente alla Polizia di Stato, in servizio presso alla Questura di Torino, che ha voluto affrontare il tema e dare il suo contributo scrivendo due libri “Io non abbocco” edizioni Gruppo Abele e “In bocca al lupo” edizione Il Punto.
L’ispettore Vincenzo Tancredi raccoglie al domicilio i racconti delle truffe subite da chi, per ragioni familiari o di salute, non può recarsi a fare denuncia presso gli uffici di polizia. A forza di sentire sfoghi, storie, proteste, Tancredi ha deciso di scrivere alcune storie, per evitare che altri facciano le stesse cattive esperienze.
Cristiana Zingarino