Informazione e giustizia / Un e-book dall’Ordine dei giornalisti

Il lavoro del giornalista non è mai stato semplice. Del resto la legislazione della stampa continua a rappresentare un ambiente molto intricato, il rapporto tra informazione e diritto è in continua evoluzione. Per questo, il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti ha reso disponibile un e-book scaricabile gratuitamente, dal titolo “Informazione e Giustizia”.

Una guida per un’informazione giusta 

Si tratta di una pubblicazione che analizza le principali criticità. Illustra le proposte avanzate dall’Ordine dei giornalisti e fa il punto sugli interventi e sulle iniziative assunte dal dicembre del 2021 sul fronte della difesa della libertà di informazione. Tra le tematiche affrontate, figurano le novità introdotte dal decreto sulla presunzione d’innocenza, che tanti problemi stanno creando al lavoro dei cronisti. Ma anche le problematiche connesse alla normativa sul diritto all’oblio e le preoccupazioni connesse alla proposta di sanzioni economiche spropositate per i casi di diffamazione a mezzo stampa. E ancora, la denuncia dell’aumento di minacce e intimidazioni a danno dei giornalisti. Così come la richiesta di interventi concreti per contrastare il fenomeno delle cosiddette “querele bavaglio” e le iniziative per sostenere l’approvazione dell’European Media Freedom Act.

Il diritto di informazione è un diritto dei cittadini 

Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, si esprime così: “Il diritto all’informazione, ­che non è un diritto dei giornalisti ma dei cittadini, ­viene
progressivamente sempre più eroso e sacrificato rispetto ad altri diritti, che non sono meno importanti, ma non possono essere né prevalenti né assoluti come il diritto alla riservatezza“.

Gianluca Amadori, consigliere Cnog, coordinatore gruppo “Informazione e Giustizia” circa le finalità dell’e-book, scrive: “Questo e­book non è una difesa corporativa della professione giornalistica. Il suo obiettivo è di evidenziare una serie di criticità introdotte dai più recenti
interventi del legislatore, attraverso i quali viene messo a rischio il diritto dei
cittadini ad essere compiutamente e correttamente informati”.

Eugenia Castorina