Dopo mesi di rumors e attese, Tim Cook (a.d. di Apple) durante il Mobile World Congress di Barcellona ha finalmente svelato al pubblico lo smartwatch della Mela: l’Apple Watch. Contrastanti le reazioni, che oscillano tra gli entusiasmi per il nuovo cool e costo gadget di Cupertino e lo scetticismo di chi si chiede quale sarà la risposta del mercato.
“Apple Watch dà il via a un nuovo capitolo nel modo in cui ci relazioniamo con la tecnologia, e crediamo che i nostri clienti se ne innamoreranno”, ha dichiarato Tim Cook. “Siamo ansiosi di vedere i nostri clienti indossare Apple Watch e accedere facilmente alle informazioni che più contano, interagire con il mondo e condurre una vita più sana, grazie a una maggiore consapevolezza delle proprie attività quotidiane”. È con queste parole che il numero uno di Apple ha annunciato sul palco Mobile World Congress di Barcellona, la più importante kermesse mondiale dedicata al mondo mobile, il nuovo nato della Mela.
Per tutti i fan dei tecnogadget di Cupertino dovrà passare ancora del tempo prima di poter vestire l’Apple Watch, la commercializzazione inizierà soltanto il prossimo 24 aprile, ma nella prima tornata di 9 Paesi dove il device sarà distribuito l’Italia non compare. Gli aficionados di Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti saranno i primi a fare le consuete file notturne per accaparrarsi lo smartwatch. Chi vorrà indossare l’ultimo nato a Cupertino dovrà spendere dai 349 dollari, per il modello sport con cassa in alluminio, salendo ai 549 dollari per il modello in acciaio col vetro in zaffiro, fino ad oltre 10.000 dollari per il modello in oro. Il target non è solo il consueto pubblico dei nerd appassionati di tecnologia, Cook punta anche a sostituire i Rolex ed i Patek Philippe con il suo Apple Watch: il mercato del lusso è quello che offre i guadagni più ricchi ed per questo che Apple è già pronta a vendere il modello più costoso in alcune tra le più famose boutique del mondo.
Ma cosa si può fare con un Apple Watch? La prima risposta è niente, se non si dispone di un iPhone: l’Apple Watch, infatti, funziona solo se accoppiato ad uno smartphone della Mela, un binomio che potrebbe stare stretto ad alcuni utenti, ma che di certo non disturberà gli appassionati di Cupertino e che, ovviamente, farà molto bene alle sue casse. Messaggi, telefono, mail, calendario, attività sportiva, mappe, e quant’altro: l’Apple Watch è una estensione “indossabile” del proprio device mobile. Dal polso si potranno sfogliare le foto presenti sull’iPhone o effettuare un autoscatto da iPhone, guardando dallo schermo dello smartwatch il risultato. Tramite Apple Pay si potranno effettuare pagamenti, grazie a Siri basterà parlare al proprio polso per dettare promemoria, rispondere a messaggi e interagendo con HomeKit (il kit che trasforma in “smart” la propria casa) si potrà aprire la porta del garage.
Sarà l’ennesimo successo? Per ora gli analisti sembrano incerti sulla risposta, gli ultimi report sono positivi ma con ampie variazioni e la borsa conferma l’incertezza attorno al nuovo prodotto di Cupertino: subito dopo la presentazione di Barcellona il titolo si è mosso ben poco, rimanendo attorno ai 127 dollari. In attesa di sapere se la nuova scommessa sarà vinta, dalla Cina spuntano i primi guai per Cook. Online e nei mercati di Shenzen sono già in vendita i primi “tarocchi”: 50 dollari per un prodotto con un involucro “ispirato” al dispositivo originale, in grado di utilizzare le diverse App ed equipaggiato col sistema operativo della rivale Google.
Antonio Rita