A prima vista può sembrare una lotta impari: un social network di 1.350 milioni di utenti lancia il guanto contro uno da “appena” 332 milioni, ma l’esito del confronto non è così scontato. Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, Facebook starebbe lavorando ad una versione del social network adatta per essere utilizzata in orario d’ufficio. “Facebook at work” sarà il nuovo LinkedIn?
Secondo il Financial Times gli sviluppatori di Facebook (alcuni dei quali di base a Londra) sarebbero a lavoro da diverso tempo per sviluppare il progetto “Facebook at work”: una nuova versione del social network, adatta ad un utilizzo nell’ambito lavorativo. Dalle notizie diffuse, non si tratterebbe di una semplice rincorsa di LinkedIn: a Menlo Park non stanno pensando ad un semplice restyling della piattaforma ma starebbero sviluppando un vero e proprio nuovo ambiente social pensato per rispondere alle esigenze in ambito lavorativo e con strumenti ad hoc per la collaborazione. Saranno disponibili gli usuali strumenti di Facebook (canale news, profili personali, ecc.), ma contestualmente ad una funzione di archiviazione cloud, mail e chat come quelle di Google, un personal information manager come Microsoft Outlook e applicazioni Office.
Un social, dunque, non solo per mantenere le relazioni in ambito lavorativo, ma più concretamente al servizio del lavoro quotidiano: la concorrenza, insomma, sarebbe con Google, Microsoft ed IBM, che già offrono strumenti di questo tipo. Il progetto sarebbe quindi studiato per entrare in diretta competizione con Google Drive e Microsoft Office e (soprattutto) per consentire agli utenti Facebook di tenere separata la propria vita privata da quella professionale. In questa prospettiva la mossa di Zuckerberg sarebbe una risposta ai problemi di privacy più volte emersi: per il momento è difficile tenere separate i diversi ambiti della propria vita con una pagina sola e così sono numerosi gli episodi, balzati agli onori delle cronache, di utenti licenziati a causa di foto e commenti postati sul social network. Inoltre con la sua crescita dirompente ed il fenomeno di quasi-dipendenza di alcuni utenti, molte aziende negli ultimi mesi stanno adottando rigide limitazioni per evitare che i propri dipendenti perdano tempo (molte società hanno bloccato la possibilità di usare i social network dai computer aziendali): Facebook at Work potrebbe risolvere il problema del blocco consentendo un utilizzo “professionale” del social network.
Le indiscrezioni riportano che Facebook ha iniziato a lavorare a questo progetto circa un anno fa e da qualche tempo sono iniziate le prime sperimentazioni, che interessano un numero ristretto di aziende; una fase di test che dovrebbe proseguire ancora per qualche mese fino alla presentazione ufficiale. Per il momento dal quartier generale di Zuckerberg arrivano solo dei “no comment”, ma sono già molti gli interrogativi sul progetto. Oltre al mistero della data di lancio, un punto importante per il successo dell’operazione sarà la capacità di convincere le aziende a “fidarsi”: gli uomini di Menlo Park dovranno garantire il massimo della sicurezza e riservatezza dei dati aziendali. Altro enorme punto interrogativo è il modello di business: sarà una piattaforma gratuita che si sosterrà con la pubblicità o un servizio a pagamento? Molti i punti ancora aperti, dunque, ma una cosa è certa: con 1.350 milioni di utenti, Facebook è certamente in grado di fare (almeno) preoccupare i suoi concorrenti.
Antonio Rita