‘E un sabato di dicembre festoso per tutta la comunità randazzese grazie alla liberazione, lo scorso 12 dicembre, di un concittadino rapito in Nigeria e tenuto prigioniero per circa una settimana a partire dal 6 dicembre. Per avere notizie circa le condizioni di salute di Marcello Rizzo e relativamente al suo rientro a Randazzo abbiamo intervistato la moglie, Angela, direttamente nel negozio d’abbigliamento di cui è proprietaria. Siamo andati in punta di piedi e con enorme rispetto per il dramma che questa famiglia, la signora Rizzo con i suoi due figli, ha dovuto affrontare.
Qual è la ditta per cui lavora suo marito e che lavoro svolge Marcello? E’ stato scritto e detto di tutto: tecnico, geometra, contabile…
Marcello lavora da anni per una ditta che si chiama “Gitto Costruzioni”. Il suo ruolo si chiama esattamente”project manager”. Mio marito si occupa di estrazione di granito dalle cave.
Questo incubo è durato circa una settimana, durante la quale siete stati in contatto solo con il ministero degli Esteri italiano. Come valuta il lavoro della Farnesina e soprattutto il loro atteggiamento nei vostri riguardi?
La Farnesina è stata in contatto con noi in continuo, rassicurandoci sul buon esito di questa storia. Sono stati molto più che bravi professionisti: hanno dimostrato un’umanità, una comprensione delle nostre paure e del nostro dolore che ci ha veramente commossi. Adesso che questo incubo è finito, sento l’esigenza di ringraziarli tutti, dal primo all’ultimo.
Come ha vissuto qui in paese la settimana in cui suo marito è stato nelle mani dei rapitori?
Ho sentito la vicinanza e il calore di tutti i nostri amici e della cittadinanza tutta. Si capisce bene la differenza tra la mera curiosità e il sincero affetto. Non un curioso è venuto a impicciarsi della nostra situazione, a recarsi sotto casa ad esempio, a fare domande a sproposito. Tutti hanno pregato per noi e hanno sperato con noi …il secondo grazie va quindi ai nostri concittadini.
Quando tornerà a Randazzo suo marito?
Spero prestissimo, ma non sappiamo ancora il giorno esatto. Sicuramente la prossima settimana, ci sono dei tempi tecnici. Ciò che conta è che adesso sia sano e salvo, lo abbiamo sentito spesso e sappiamo che sta bene. Questo è quello che conta per il momento.
Annamaria Distefano