Intervista / Alfio Cosentino, sindaco di Milo: “La nostra ricchezza è il vino”

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Alfio Cosentino

Il 21 gennaio del 1955, l’Assemblea Regionale Siciliana con la legge n.8, decretava che le frazioni di Milo e Fornazzo, si distaccassero dal Comune di Sant’Alfio e si costituissero in Ente Autonomo, con la denominazione di Milo. A distanza di settant’anni da quella data, il piccolo insediamento urbano alle falde dell’Etna, di circa mille residenti, è cresciuto dal punto di vista economico, sociale, culturale e turistico ed è diventato un importante luogo di villeggiatura.

Vi hanno soggiornato, artisti, politici, cantanti, come Angelo Musco, Lucio Dalla, Franco Battiato. Al centro del paesino, c’è una bellissima piazza con un incantevole belvedere e si può ammirare un panorama mozzafiato. Inoltre è stata realizzata una scultura che rappresenta i due cantautori Franco Battiato e Lucio Dalla che lì avevano preso dimora.

Monumento a Battiato e Dalla
Monumento a Franco Battiato e Lucio Dalla che a Milo presero dimora

Il principale luogo sacro è dedicato a Sant’Andrea Apostolo, ed è sorto su una chiesetta risalente al 1340, edificata per volere di Giovanni D’Aragona, in omaggio alla bellezza del borgo, sua amata residenza. L’attuale costruzione risale invece al periodo a cavallo fra Seicento e Settecento, mentre la facciata è stata ricostruita nel Novecento a seguito delle ferite riportate dai bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale.
Nella frazione di Fornazzo è ubicata un’altra architettura religiosa dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Invece nella borgata di Praino, si trova la chiesetta di San Placido e Santa Maria del Carmelo, costruita alla fine del XVII secolo.

Abbiamo incontrato il primo cittadino del piccolo agglomerato urbano, Alfio Cosentino, a cui abbiamo rivolto delle domande. Cosentino, impiegato, guida amministrativamente il centro montano dal 2015.

In occasione del settantesimo anniversario dalla nascita del Comune di Milo, quali appuntamenti culturali vuole organizzare la sua Amministrazione?

Ci sarà una piccola banda, un manifesto commemorativo. Organizzeremo degli eventi con l’ausilio dell’Assessorato regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica. Inoltre coinvolgeremo gli amministratori del passato.Milo

Alfio Cosentino, quali sono le peculiarità del piccolo centro montano e nel contempo i suoi punti deboli?

La cittadina di Milo è legata all’aspetto enologico, perché solo qui si può produrre il vino  Etna Bianco Superiore. Questo ha contribuito allo sviluppo delle aziende vinicole locali. Negli ultimi dieci anni c’è stato un incremento della produzione di vino e molte aziende hanno deciso di investire nella nostra zona. Un altro punto di forza è la presenza di artisti di fama internazionale come Lucio Dalla, Franco Battiato. Mentre il punto di debolezza è legato alla scarsa popolazione residente ed alla carenza di personale nell’Ente comunale per gestire i servizi.

Quali comparti trainano l’economia locale?

Principalmente il turismo enogastronomico, e la presenza di artisti che risiedevano nel centro montano. Un altro aspetto è quello naturalistico che favorisce l’attività escursionistica.sindaco Alfio Cosentino

Negli ultimi anni, il centro etneo, sta vivendo una forte crescita culturale e turistica. Quali fattori stanno favorendo tale incremento?

Diversi fattori. Una Pro-Loco molto attiva, la presenza del teatro all’aperto, le manifestazioni estive, il clima gradevole, la collocazione geografica che influisce positivamente sull’economia.

La “ ViniMilo”, giunta alla 44 edizione, è un importante appuntamento autunnale enogastronomico che ha rilevanza non solo a livello regionale ma anche nazionale. Alfio Cosentino, quest’evento potrebbe essere da stimolo per lo sviluppo occupazionale della zona?

Il ruolo della “ViniMilo” è stata fondamentale negli anni in quanto ha enfatizzato la peculiarità della produzione del vino Etna Bianco Superiore. Questo ha fatto crescere la Comunità dal punto di vista economico e sociale. Nella zona sono nate molte realtà imprenditoriali legate alla produzione del vino.

Chiesa Madre di Milo
La chiesa Madre

La sua Amministrazione si è attivata per utilizzare i fondi comunitari messi a disposizione dalle istituzioni europee?

Abbiamo realizzato diverse cose: la ristrutturazione e messa in sicurezza della scuola dell’Infanzia; sono in fase di ultimazione i lavori di una Palestra al servizio del Polo scolastico; abbiamo ottenuto un finanziamento per l’ammodernamento del teatro all’aperto; inoltre abbiamo ottenuto un contributo per la ristrutturazione della Scuola Primaria di Milo.
Abbiamo effettuato altri interventi di riqualificazione, fra i quali il centro storico con un contributo da parte dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture. Altresì, siamo intervenuti nella rigenerazione del vecchio borgo di Caselle. Il 17 gennaio si apriranno ufficialmente i lavori di realizzazione di un percorso (Sentiero dei distillati, del miele e del vino ) che partendo dalla stazione ferroviaria Giarre-Riposto unirà cinque Comuni ( Giarre, Riposto, Santa Venerina, Zafferana Etnea, Milo) per promuovere e valorizzare il territorio.

Negli ultimi anni stiamo assistendo al triste fenomeno dello spopolamento dei piccoli Comuni. A suo avviso, questo fenomeno riguarda anche la sua comunità? Secondo lei, Alfio Cosentino, quali provvedimenti si possono adottare per arginare il problema?

Il recupero delle zone incolte potrebbe rappresentare una possibilità. Il problema è che i giovani per esigenze lavorative o di studio emigrano per avere delle collocazioni migliori. Questo provoca una carenza cronica di mano d’opera da utilizzare per la coltivazione dei vigneti.

Avete intenzione come Amministrazione di realizzare un” Museo dell’Arte”?

Sarebbe bello realizzare un Museo, per ospitare opere di artisti o materiale storico-fotografico.

                                                            Giuseppe Russo