Efficace e potente, il suo linguaggio artistico ha saputo costruire la grammatica di un dialogo ininterrotto con l’emotività umana. Un dialogo di natura non verbale che evoca ed elabora emozioni profonde in una modalità visuale che rapisce lo spettatore con letture nuove ed inedite che inglobano tutta la gamma di significati di Arte. Parliamo di Giusy Mintendi. Quando si fa riferimento all’ Arte nella sua sublime corposità, è doveroso citare l’artista siciliana, per quelle capacità artistiche e creative, capaci di infrangere le limitazioni convenzionali della tela e stimolare l’ intimo processo multicomponenziale delle emozioni.
Quando hai iniziato a fare arte ?
Posso affermare che da bambina ho sempre avuto una fervida fantasia. La mia vita è stata scandita dal ritmo della creatività e del sogno. Un ritmo che mi accompagnava in tutte le attività, in tutto ciò che ho fatto. E non ho mai smesso. L’arte è insita in me. Non c’è un punto di inizio, semmai l’ho coltivata e ho accresciuto il mio talento creativo.
Giusy Mintendi, cosa significa essere artista?
Artista è una definizione, è un’etichetta che ti danno gli altri. Io sono un animo creativo dalla nascita. È naturale per me l’ originalità e la creazione di opere fuori dal comune, perché fa parte del mio essere. Non è una forzatura.
Cosa puoi dirci della tua arte pittorica?
Dopo aver conseguito varie esperienze, ho elaborato la mia personalissima tecnica artistica, dove pittura e scultura si fondono facendo creando la Pittoscultura. Con la cenere e i lapilli ho creato un vero e proprio genere artistico inedito. Il materiale piroclastico che fuoriesce dalle viscere della terra, aiuta a conferire alle opere un effetto tridimensionale.
Raccontaci il processo creativo che si nasconde dietro le tue opere.
Tutto sta nella mia testa. Inizio sempre dall’ immaginazione. Solo quando il progetto appare chiaro, passo all’esecuzione. Dapprima con un bozzetto e successivamente, eseguito il lavoro con la cenere lavica, si passa alla fase della pittura.
Quanto tempo impieghi per realizzare una tua opera ?
Dipende dall’opera, ma soprattutto dalla soddisfazione che traggo nell’osservazione dell’opera compiuta. Talvolta l’approvazione tarda ad arrivare poiché devo essere sicura che tutto sia armonico e definitivo. A tal proposito, in merito all’opera d’arte dal titolo ‘L’Etna è femmina’( 180×120 cm), ho dichiarato fine ai lavori dopo due anni. Quando ho raggiunto ciò che cercavo amalgamando cristalli argento che hanno conferito alla tela un’ incantevole luce iridescente.
Come scegli il soggetto di un tuo lavoro ?
È l’ Etna la mia principale musa ispiratrice perché variegata secondo le stagioni e secondo le eruzioni. L’ ispirazione nasce spontaneamente da qualcosa che ti colpisce, magari durante un viaggio, oppure un tema sociale. Quindi lo elaboro per giorni e lo esprimo sulla tela. Cerco soprattutto di imprimere un sentimento di emozione e di meraviglia in chi guarda.
Quali messaggi è possibile leggervi?
Sono profondamente ottimista per natura e questo lo trasporto nelle mie opere. Rappresento le eruzioni del vulcano Etna e la forza della natura, ma mai come azione devastante, bensì come azione rigenerativa e di rinascita.
Quali modelli artistici hanno avuto influenza sul tuo percorso?
La mia passione per l’arte sia classica che moderna è molto forte. Coltivo una sana curiosità per tutti i generi, ma non mi piace copiare nessuno. Ho sempre avuto una forte personalità. Amo ciò che faccio, mi regala tante soddisfazioni. Mi ritengo fortunata ad aver trovato una tecnica che mi contraddistingue.
Hai fatto tante esperienze interessanti, vuoi raccontarci?
Sono 5 i progetti artistici che ho ideato: Arte in copertina, Arte in poesia, Dipinti sonori, Dipinti danzanti, Arte e fitness. Mi hanno dato tanta soddisfazione non solo dal punto di vista artistico ma anche e soprattutto umano, perché ho avuto la possibilità di collaborare con professionisti come poeti, musicisti, ballerini e preparatori atletici. Fondendo le loro specialità alla mia arte abbiamo creato dei video visibili sul mio canale YouTube, che sono il risultato di qualcosa di nuovo e straordinario.
Giusy Mintendi, quali progetti all’orizzonte?
I progetti non mancano mai! Ma ne parlo quando già sono in corso d’opera. La cosa più bella che spesso mi capita è che l’universo mi offre sempre l’opportunità dei fuori programma. Un esempio è la mostra che attualmente è in corso al palazzo di Città di Acireale. La collezione dal titolo Rosso Fuoco, visitabile fino al 30 marzo, è stata promossa dal comune di Acireale nell’ambito del mese della cultura: è stata una piacevolissima sorpresa. Concludo quindi dicendoti che amo stupirmi e che spero sempre che accada qualcosa di nuovo, bello e inaspettato.
Rita Vinciguerra