Linguaglossa, agglomerato urbano di circa cinquemila anime, è uno dei centri più importanti della zona etnea. La cittadina possiede un rilevante patrimonio storico-artistico. La chiesa Madre dedicata alla Madonna delle Grazie risale agli inizi del seicento. Quella di Sant’Egidio custodisce al suo interno la statua cinquecentesca del Patrono, portata in processione il primo settembre di ogni anno.
Nel centro storico si possono visitare altri luoghi sacri, come la chiesa di San Rocco e quella dell’Annunziata. Dal punto di vista economico, nel centro montano è prevalente la produzione di vino e delle nocciole. Infatti qui sono ubicate importanti aziende vitivinicole conosciute sia a livello nazionale che internazionale.
A Piano Provenzana si trova la stazione sciistica e si possono fare escursioni ai crateri del 2002.
A Linguaglossa, poi, si svolge un prestigioso evento culturale, il “Premio Etna“, nato con la finalità di premiare tutti coloro che si sono impegnati per tutelare e valorizzare la Montagna. Nelle varie edizioni sono stati consegnati riconoscimenti a nomi prestigiosi fra i quali il vulcanologo Franco Barberi, il giornalista reporter Giovanni Tomarchio, il cantautore Franco Battiato.
Abbiamo incontrato il primo cittadino di Linguaglossa, avvocato Luca Stagnitta, a cui abbiamo rivolto alcune domande. L’avvocato Stagnitta guida la cittadina dal 2022.
Linguaglossa è uno dei più importanti centri della zona etnea. Quali sono le peculiarità che la contraddistinguono dalle altre realtà locali?
Linguaglossa si distingue per aver l’accesso alle aree sommitali dell’Etna. Inoltre nella cittadina etnea è fondamentale il settore enogastronomico.
Come Ente Locale, state partecipando ai Bandi Europei, al fine di utilizzare i fondi comunitari messi a disposizione dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)?
Si, stiamo partecipando a tutte le misure previste dal PNRR, tenendo conto delle fasce di popolazione. Ci siamo attivati con la creazione di un Patto-Progetti. Abbiamo ottenuto contributi di oltre tre milioni di euro. E nei prossimi mesi raggiungeremo cinque milioni di euro cantierabili.
Il centro montano, grazie alle sue risorse paesaggistiche, ambientali e naturali,è un’importante punto base per l’escursionismo. Sindaco Stagnitta, questa ricchezza potrebbe favorire lo sviluppo economico locale e creare occupazione a livello giovanile?
Si, naturalmente è uno dei punti principali della nostra offerta turistica e con riferimento all’escursione ad alta quota. Nel 2023 abbiamo registrato un 100% di incremento di escursioni alle aree sommitali rispetto al 2022 che già era in parte in crescita rispetto al 2021. Dobbiamo inoltre registrare un incremento di pernottamento nella nostra cittadina, con una ricaduta a livello di occupazione.
Sindaco Stagnitta, qual’ è la situazione economica-finanziaria dell’Ente?
Il Comune di Linguaglossa ha un piano di riequilibrio dal 2018 e siamo in attesa che la Corte dei Conti si pronunci su questo piano.
Nel 1971 è nato a Linguaglossa il “ Premio Etna” al fine di premiare tutti coloro che si sono impegnati nel tutelare e valorizzare la nostra montagna. Qualche anticipazione per l’edizione 2024?
Per l’edizione 2024, nei prossimi giorni ci incontreremo con la Pro-Loco per decidere a chi consegnare il “ Premio Etna “ 2024.
Sindaco Stagnitta, lei è favorevole alla reintroduzione delle ex Province?
Sono favorevole, perché la Provincia deve avere un indirizzo politico e nello stesso tempo attuare una programmazione.
Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al terzo mandato per i sindaci nei Comuni fra i 5 e i 15 mila abitanti. Questa norma per essere applicata nel territorio siciliano deve essere recepita dall’Assemblea Regionale Siciliana. Qual’è il suo giudizio su un’eventuale terzo mandato?
Rispondo solo perché sono all’inizio del primo mandato. La mia risposta non può essere considerata partigiana. Credo che se un sindaco ha svolto bene il suo lavoro nei due mandati e abbia la forza e la volontà di continuare ad impegnarsi per la sua Comunità, possa legittimamente riproporsi, specie in un periodo in cui c’è una disaffezione nei confronti della politica.
Giuseppe Russo