Il teatro Bellini di Acireale sarà nuovamente fruibile al pubblico, almeno per quel che riguarda la parte del foyer. Riportarlo agli antichi splendori richiederebbe purtroppo un impegno lungo e gravoso difficilmente ipotizzabile. Un impegno che, oggettivamente parlando, non darebbe peraltro grandi frutti, in un ecosistema mediale così profondamente mutato. Per questo, la sua futura destinazione d’uso sarebbe quella di spazio espositivo. A comunicarlo è la consigliera Simona Postiglione (nella foto sotto), Presidente della Commissione Cultura. Abbiamo approfondito con lei il tema in una breve intervista.
Acireale possiede diversi siti storici in stato di abbandono, perché la decisione di puntare proprio sul teatro Bellini?
Qualche giorno fa il Consiglio comunale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche all’interno del DUP, il documento unico di programmazione, che caratterizza l’azione amministrativa del governo della Città e la visione di sviluppo della stessa, in termini di vivibilità, di mobilità e di riqualificazione urbana. Tra i diversi interventi strategici al suo interno, per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione urbana, oltre alla ristrutturazione del Gulli e Pennisi, attraverso un finanziamento avuto con il PNRR e quella del Convento dei Carmelitani, le cui consegne dei lavori avverranno nel mese di marzo, si affiancheranno un prossimo intervento al Teatro Bellini e la risistemazione del Teatro Maugeri per la sua possibile riapertura in futuro, che ci auguriamo tutti possa avvenire in tempi brevi.
L’edificio storico del Teatro Bellini, che ha rappresentato in passato un grande vanto per la città di Acireale, per la sua funzione di centro propulsore di cultura, oggi versa in situazione di grande degrado, a seguito delle vicende storiche infauste che hanno portato alla sua distruzione, alle successive scelte discutibili che lo hanno segnato inesorabilmente, allo stato di incuria e di abbandono che si sono accumulati nel tempo. Pertanto mi sento di dire che “puntare al Teatro Bellini” non è una scelta esclusiva da parte dell’Amministrazione, bensì una scelta ponderata tra tante altre. Che servirà a ridare dignità ad un luogo che sembra ormai essere caduto nell’oblio.
Quali sono gli interventi più significativi per rendere agibile e sicuro il teatro?
Da un primo sopralluogo fatto con alcuni dei componenti della IV Commissione consiliare, il vice presidente Mariateresa Pizzo e il consigliere Matteo Sapienza, con un addetto dell’ufficio tecnico è evidente che prima di parlare di rendere agibile e sicuro il teatro, andrà fatta una attenta analisi con degli esperti per comprendere quale sia la strada più idonea da percorrere e quale la destinazione migliore per il sito, alla luce del suo stato attuale e delle nuove normative sulla sicurezza.
Quando è previsto l’inizio dei lavori? Sarebbe bello poterne fruire in estate.
In relazione a quanto detto, in questo momento ritengo non sia possibile parlare di inizio dei lavori, in quanto con l’Amministrazione siamo in una fase preliminare di studio delle possibili soluzioni da adottare, anche in merito al reperimento dei fondi necessari per effettuare gli interventi. L’intento è di valutare da un lato il recupero di tutto ciò che è possibile recuperare e dall’altro di rifunzionalizzare ciò che non potrà più ritornare ad essere ciò che è stato in passato. Ciò che auspichiamo è la possibilità di un nuovo ripristino del foyer, come spazio per attività culturali. Lo stesso foyer che durante la precedente Amministrazione Barbagallo, con la costituzione della Fondazione Bellini, era stato ripristinato e reso accessibile e che oggi si trova in condizioni di decadimento a causa dell’incuria degli ultimi anni.
Eugenia Castorina
