Abbiamo incontrato per una breve intervista l’avvocato Franzina Bilardo, durante la presentazione del suo libro: “Il Viaggio della semina. Milano-Lourdes-Calcutta-Milano”.
L’avv. Bilardo, che vive e lavora a Catania, è autrice di testi giuridici e formatrice professionista impegnata soprattutto nell’ambito del diritto penale.Tra le sue passioni più forti ed antiche i cavalli e l’equitazione.
Franzina Bilardo, sei un’ avvocato affermato, ed anche studiosa e docente di problematiche attuali. Cosa ti ha spinto ad intraprendere l’attività di scrittrice?
Ma io non mi sento, e non sono affatto, una “scrittrice”!!! Al massimo sono l’autore di un libro, che certamente avrebbe piacere di proseguire a scrivere altri libri di narrativa. Continuo quindi a svolgere, con assoluta gioia, la professione di avvocato e continuerò a scrivere, come ho fatto sempre, di tematiche giuridiche.
Il problema è che, a un certo punto della mia vita, ho ritenuto giusto dare spazio anche alla mia parte privata e al mio amore per la scrittura creativa. Io credo sia estremamente importante, per ognuno di noi, rispettare i propri doveri (nel mio caso quelli di avvocato e di giurista), ma concedersi anche la gioia di coltivare le proprie passioni personali. La scrittura creativa era una di queste. Ho solo deciso di viverla appieno.
“Il viaggio della semina. Milano – Lourdes – Calcutta – Milano“ è frutto di una storia realmente accaduta, oppure è un romanzo creato da Franzina Bilardo?
La storia è realmente accaduta e il libro fotografa interamente la realtà. Io mi sono limitata a romanzare alcune parti accessorie.
Chi sono i protagonisti di questa storia?
La protagonista principale è Anna, un avvocato della “Milano bene”, apertamente miscredente, che per puro caso – la sostituzione di un amico per un voto religioso disertato – si trova a intraprendere un percorso di volontariato, prima a Lourdes, poi con le Missionarie della Carità, sino a sbarcare a Calcutta per lavorare al fianco di Madre Teresa. Anche dopo aver rispettato il voto al posto dell’amico, Anna deciderà di continuare su questa strada, che alla fine sarà quella che le cambierà la vita. Gli altri protagonisti sono tutti coloro che ruotano attorno al mondo dei “malati”, dei fragili, dei “più poveri dei poveri” di Madre Teresa. Poi ci sono anche altri personaggi, tutti quelli che accompagnano la protagonista in questo suo importante arco di vita, tra cui … bè su alcuni non posso proprio spoilerare.
Milano, Lourdes e Calcutta hanno un denominatore comune?
Milano no. E’ solo il luogo in cui Anna vive e lavora. Lourdes e Calcutta hanno, invece, un importante denominatore comune: più che luoghi religiosi, rappresentano i due mondi, dichiaratamente emblematici, in cui Anna si ritrova a toccare con mano, da un lato la sofferenza, dall’altro l’importante valore della solidarietà umana. Sarà proprio quest’ultima ad irretirla completamente.
Franzina Bilardo, quale ruolo ha avuto Luigi La Rosa, scrittore e docente di scrittura creativa nella nascita del libro?
Luigi La Rosa ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita e in questo libro. A parte le sue indiscusse doti di scrittore e di docente, Luigi è una persona meravigliosa, empatica, trascinante, ed è soprattutto quella che mi dato la forza di uscire “allo scoperto” e di vivere la mia passione nascosta. Senza di lui avrebbero, senz’altro, preso il sopravvento la mia timidezza e il timore di pregiudicare la mia professionalità di avvocato.
Dal punto di vista tecnico, mi ha insegnato tantissimo. Io avevo sempre scritto libri di diritto, ma la scrittura creativa è una cosa un po’ diversa: permette libertà di forma e di pensiero assolutamente inibite alla scrittura giuridica, ma esige anche logica e regole formali – come ad esempio quella della punteggiatura – molto rigorose e oggettivamente distanti dalla scrittura ordinaria.
Mirella Cannada