Il 25 marzo del 1993 è entrata in vigore la legge n.81 che prevede che i sindaci vengano eletti direttamente dai cittadini. Questa nuova norma ha cambiato radicalmente l’assetto istituzionale degli Enti Locali. Antecedentemente a quella data, la legge prevedeva che gli elettori scegliessero i componenti del consesso civico, votandoli sulla base di liste di partito o movimento.
I consiglieri, una volta insediati, eleggevano fra le loro stesse fila il nuovo sindaco e gli assessori, sulla base di accordi politici fra i partiti che avrebbero costituito la maggioranza. Con questa nuova norma si delineava un nuovo corso storico, la cosiddetta “Stagione dei sindaci“, che rappresentava una nuovo ciclo della storia repubblicana.
Protagonista di questa nuova “primavera“ è stato anche l’on. Nino Di Guardo, ex primo cittadino di Misterbianco. Uomo tenace, determinato, che con coraggio e passione, è stato artefice della trasformazione economica, sociale e culturale della sua città.
Di Guardo è stato consigliere comunale dal 1975 al 1991. Primo cittadino dal febbraio 1988 al marzo 1989 e dal giugno 1993 al maggio 2002. Consigliere provinciale dal 2003 al 2006. Deputato regionale dal 2006 al 2012. Da giugno 2012 ha ricoperto nuovamente la carica di sindaco di Misterbianco fino al 26 settembre 2019, data dell’ingiusto scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Abbiamo incontrato il dott. Di Guardo per parlare della sua lunga esperienza politico-amministrativa.
On. Nino Di Guardo, lei per tanti anni, è stato la guida politico-amministrativa della città di Misterbianco. Si sente soddisfatto di essere stato “Il sindaco del cambiamento“?
Si, mi sento soddisfatto. Nell’93, al mio insediamento, trovai Misterbianco completamente abbandonata, l’ho definita “una masseria abbandonata“. Non c’erano scuole, tutte le strade a doppio senso, le frazioni non curate. Una realtà al buio, si percepiva l’assenza della politica. Nelle due legislature abbiamo realizzato tante cose. Siamo riusciti ad attivare la raccolta differenziata, raggiungendo l’obiettivo del 50%. Abbiamo ottenuto oltre ottanta miliardi di lire di finanziamento inerente al progetto “Urban 2”. Abbiamo realizzato strutture pubbliche, piazze, centri sportivi, riqualificato aree degradate ed altro.
Fra le sue tante pubblicazioni, dobbiamo annoverare il libro “Sindaco per passione“, dove descrive il suo impegno politico-amministrativo a favore di Misterbianco. On. Nino Di Guardo, questo volume potrebbe essere da guida per la futura classe dirigente?
Non aspiro a tanto. Certamente è un buon viatico per coloro che si vogliono impegnare seriamente in politica. Inoltre il sindaco deve dare l’esempio in onestà, in trasparenza e in legalità.
Oggi i Comuni vivono una profonda crisi finanziaria legata alla mancata riscossione dei tributi locali. Secondo lei, quale può essere lo strumento per risolvere questo problema?
Non è facile. Noi abbiamo avuto un buon Ufficio Tributi. Abbiamo realizzato un Centro Commerciale che contribuiva a pagare i tributi locali. Alla scadenza del mio mandato elettorale ho lasciato alle Casse Comunali oltre due milioni di euro di attivo.
Gli amministratori locali con difficoltà cercano di garantire protezione sociale e coesione, elementi fondamentali per lo sviluppo delle città. Dalla sua esperienza di primo cittadino, Nino Di Guardo quali suggerimenti può dare ai futuri amministratori?
Io posso indicare la mia esperienza. Il segreto di ogni cosa è la passione politica, il rimboccarsi le maniche per garantire il bene comune e sollecitare la partecipazione della società civile.
Passione e competenza sono un connubio fondamentale per amministrare una comunità?
Senza meno, se non c’è la passione e la voglia di lavorare per la comunità non si può ottenere nulla. La passione è fondamentale è diventa materia contagiosa.
Nel dibattito politico regionale e nazionale c’è fermento per l’eventuale nascita di un nuovo soggetto politico costituito da moderati che interessa gli entrambi gli schieramenti. Cosa ne pensa di questo nuovo disegno politico?
Io dico che oramai il nuovo schieramento politico è semplificato, una Destra e una Sinistra. Nella Destra sono presenti i moderati, come anche nella Sinistra.
All’interno del Partito Democratico siciliano, si discute sulle Primarie per eleggere il nuovo segretario regionale. Lei è favorevole a questo tipo di consultazione?
Certamente sono favorevole. Bene che i cittadini possono scegliere il segretario. C’è bisogno di una nuova linfa, che aiuti a crescere la nostra Sinistra.
Dott. Di Guardo, lei ha sempre militato nell’area del Partito Comunista ed in seguito nel Partito Democratico. A suo avviso, oggi la Sinistra si è allontanata dai problemi reali della società?
Bisogna sottolineare che c’è un mutamento di fondo della società. I partiti hanno perso purtroppo la loro funzione di scuola, di formazione.
Nell’ultimo decennio stiamo assistendo alla scarsa partecipazione dei cittadini alle varie consultazioni elettorali. A suo parere quali potrebbero essere i motivi di disaffezione nei confronti della politica?
C’è una delusione dei cittadini, in quanto la politica non risponde alle esigenze della collettività.
Quale società stiamo consegnando alle future generazioni?
E’ cambiato il mondo, c’è una società individualista. Si è perso il senso di comunità. Bisogna trovare strumenti adeguati, tornare fra la gente, dare speranza e una nuova prospettiva soprattutto ai giovani. Purtroppo quello che comanda è il denaro, occorre riscoprire i valori della fratellanza, della solidarietà. Abbiamo il dovere di lavorare con la speranza di creare una società migliore.
Giuseppe Russo