Intervista / Mons. Mammino: “Il presepe settecentesco di Acireale presto più fruibile”

0
193

L’annoso problema del posteggio ad Acireale è spesso protagonista della cronaca locale. A farne le spese spesso sono i commercianti, che denunciano come la carenza di stalli produca effetti negativi sulle vendite. Il problema non riguarda però solo l’economia, ma anche la cultura della città. Nella chiesa di Santa Maria della Neve di Acireale, la Grotta, è collocato il Presepe Settecentesco. Il presepe settecentesco fa parte del patrimonio culturale delle terre di Aci per i suoi 34 personaggi a grandezza naturale realizzati in legno e cera. Questo luogo, per eccellenza, è uno delle illustri vittime dell’assenza di posteggio.

Il presepe settecentesco è un bene dal grande valore storico-naturalistico ed è un luogo particolarmente caro agli abitanti della cittadina acese. Caratteristica che rende questo luogo unico nel suo genere è l’interno della chiesa, in cui è possibile trovare una grotta naturale figlia di uno scorrimento lavico. Anche in virtù di questo spettacolare setting naturale il presepe posto al suo interno assume una misura ancora più reale ed entrare al suo interno catapulta lo spettatore nel ruolo di pastore moderno, che non solo coglie l’occasione per visitare un presepe ma si trova a sua volta adoratore del Bambino Gesù.

La chiesa, fondata da Don Mariano Valerio e attiva dal 1752, è guidata da mons. Giovanni Mammino, direttore del Museo diocesano. Dal 2017, inoltre, l’Associazione “presepe settecentesco di Acireale”, con presidente e vicepresidente Paola Riccioli e Giuliana Pistarà, cura le attività culturali e sovraintende al sito. Negli ultimi anni anche l’associazione culturale “Cento Campanili” ha promosso una maggiore conoscenza del luogo inserendo questa chiesetta tra le otto chiese dei borghi marinari di Aci, nel circuito de “I percorsi della Fede”.

All’interno della piccola chiesetta si trova, anche, l’opera attribuita al pittore palermitano Vito D’Anna, che raffigura la Natività nel suo dipinto. D’Anna è il più importante esponente del Rococò siciliano e la sua opera non fa che dare maggiore lustro al luogo di culto.

Seppure il sito sia magnifico per le sue unicità, nasce la questione della difficoltà di posteggio per rendere più agevole la visita. Sorgendo sulla strada Provinciale per Riposto e costeggiando la timpa di Acireale non c’è infatti un punto in cui poter fermare in sicurezza le auto e ancor meno gli autobus. Le visite, in questa condizione, diventano difficoltose e pericolose, perché la chiesa si trova a ridosso di una strada particolarmente trafficata.

Ne abbiamo discusso con Mons. Giovanni Mammino, che ha risposto alle nostre domande.

Mons. Mammino la chiesa di Santa Maria della Neve è un luogo che per gli acesi ha un fascino atavico, ma la sua fruizione resta sempre relegata a poche occasioni.

Il presepe settecentesco è un luogo fantastico ma presenta anche delle criticità. Una fra queste è la difficoltà del posteggio e l’elevato traffico della strada provinciale. Per questo motivo è stata avviata una riflessione sulla situazione partendo dalla logistica del territorio.

Quali considerazioni sono emerse da questa riflessione?

Siamo partiti dalla zona attorno alla chiesa per trovare una soluzione all’annoso problema del posteggio. Il terreno adiacente alla casa canonica del presepe settecentesco appartiene all’ingegnere Pietro Nicolosi, col quale siamo riusciti ad instaurare un dialogo costruttivo

 A cosa vi ha portati questo dialogo?

Si è arrivati alla determinazione da parte sua, e di questo gliene siamo veramente grati, di donare il terreno al comune per l’edificazione di opere a servizio sia del presepe che dell’Aci Greenway. Quel lembo di terra che si estende dalla strada statale alla strada provinciale, delimitato poi dall’imbocco della vecchia galleria, potrebbe essere un luogo da adibire sia ad area verde che ad area di posteggio.

Un’ottima notizia?

Lo è e noi siamo ben lieti che si sia attivato questo meccanismo virtuoso, che mi auguro porterà ad una soluzione al problema del posteggio per i visitatori.

Che tempistica avrà la realizzazione di questo progetto?

Ci auguriamo che nei prossimi anni il comune, accogliendo la donazione dell’ingegnere Nicolosi, possa attuare, attraverso bandi pubblici, proposte interessanti. E’ fondamentale, per il territorio acese, rendere maggiormente fruibile il presepe e di conseguenza anche la pista ciclopedonale Aci Greenway.

Chiara Costanzo 

Print Friendly, PDF & Email