Intervista / Simona Postiglione, prima donna presidente della Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera: ” Il culto della santa mi ha sempre affascinata”

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Abbiamo avuto il piacere di incontrare Simona Postiglione insegnante di strumento presso la scuola media Galileo Galilei di Acireale, nell’indirizzo musicale e, da pochi giorni, nuovo presidente della Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera. Dopo quasi 400 anni dalla sua nascita della Deputazione, la Postiglione è la prima donna ad assumere questa carica.

Professoressa Postiglione, cos’è la Deputazione della Reale Cappella?
La deputazione è un organismo laico composto da quattro membri: il presidente, il vice presidente, il tesoriere e il segretario. Ognuno dei componenti è nominato direttamente dal sindaco, le nomine vengono effettuate internamente dalla Deputazione e quindi comunicate al sindaco. Il compito della Deputazione è quello di occuparsi della gestione economica dei festeggiamenti della Santa Patrona, sia per la festa di luglio che quella di novembre, per la traslazione delle reliquie di Santa Venera.

Lei è conosciuta ad Acireale per essere stata la segretaria del compianto Santo Di Mauro, scomparso prematuramente. Come si è arrivati alla sua elezione?
Dopo la dipartita di Santo, il 28 maggio, il sindaco Alì ha nominato provvisoriamente Andrea Romeo che si è insediato legalmente a settembre dietro richiesta dei tre membri rimasti, infatti, in rispetto della famiglia di Santo, abbiamo organizzato la festa di luglio in tre come se simbolicamente ci fosse stato Santo Di Mauro. Il sindaco ha accolto favorevolmente la nostra proposta e, quindi, il 4 settembre Andrea Romeo è entrato a far parte della Deputazione e alla riunione del Direttivo e abbiamo attribuito le cariche. A me è stato proposto di diventarne presidente ed io ho accettato con immenso piacere.

Santo la stimava molto nella sua carica di segretaria..
Prima che io entrassi nella Deputazione siamo stati amici, un fratello maggiore. Santo, del resto, era amico di tutti, e quindi quando sono entrata in Deputazione oltre che la sua segretaria sono stata il suo braccio destro. Dopo di me è entrato Salvo Iannulli, il segretario della Cattedrale, che ha sostituito Mario Di Prima quando è diventato assessore, e sin da subito è divenuto un elemento molto pezioso come penso sarà Andrea Romeo.

Lei non è acese. Come mai ad Acireale?
Io sono napoletana e avendo vinto un concorso di un ente lirico a Trapani, ho incontrato colui che sarebbe diventato mio marito, acese, arrivato lì per lo stesso motivo. Dopo poco lui, quale vincitore di concorso, si è dovuto spostare a Milano ed io l’ho seguito completando lì le mie specializzazioni e cominciando a lavorare anche io. Quando ci siamo trovati nella possibilità di spostarci abbiamo scelto di vivere ad Acireale. Devo dire che sin dal primo momento che sono diventata acese, ormai quindici anni, ho sentito vicino il culto di Santa Venera, mi ha sempre affascinato, sicuramente avrà influito il fatto che le scuole preparano sempre dei cori per la festa della Santa patrona ed io diverse volte ho collaborato con la collega e con il nostro coro che si univa agli altri per il 14 novembre. Poi, in modo inaspettato, il sindaco Alì mi propose di far parte della Deputazione, forse perché in precedenza avevo svolto compiti di volontariato, per esempio nel 2017 mi hanno chiesto una collaborazione per gli aspetti musicali per il pontificale del 26 luglio. Io ho accettato di buon grado la nomina. Ora da presidente mi sento onorata ed emozionata e spero di potere dare il massimo delle mie possibilità per la buona riuscita della festa di Santa Venera. Io, tra l’altro credo molto nella collaborazione e sinergia tra tutti i componenti, e in parte siamo già collaudati.

Nuovi progetti?
Certamente tante idee, che però dovranno fare i conti con la situazione attuale del Covid che già per i festeggiamenti di luglio ha condizionato in diversi punti l’andamento della festa limitando le manifestazioni esterne, le processioni, il concerto delle cantate che doveva essere diretto da mons. Frisina. Abbiamo puntato sulla festa religiosa pur con il distanziamento sociale e abbiamo celebrato il Pontificale in fascia serale e sulla piazza ma sempre senza cori ma con dei solisti e un piccolo spettacolo piro luminoso. L’apertura della Cappella abbiamo scelto di farla a porte chiuse, per luglio stiamo già iniziando a lavorare, anche se dobbiamo rapportarci sempre a quella che sarà la situazione covid, quindi le novità verranno fuori in base a questo andamento.

Quindi da chi è composta  la squadra?
Io presidente, vice presidente Salvo Iannulli, tesoriere Giuseppe Grasso, segretario Andrea Romeo. Tutte persone valide e preziose. Adesso che la squadra è pronta inizieremo gli incontri per pianificare la festa del prossimo 14 novembre in collaborazione con don Mario Fresta che, oltre ad essere il parroco della Cattedrale, è stato nominato Cappellano della Reale Cappella.

                                                                                                       Mariella Di Mauro

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