Pubblichiamo l’intervista esclusiva rilasciata al nostro Carmelo Lombardo da Stefano Alì, sindaco uscente di Acireale che ha manifestato la volontà di non volersi ricandidare alle prossime elezioni previste per Maggio.
Acireale / Intervista al sindaco uscente, Stefano Alì
Mentre nel panorama politico acese si studiano le convergenze per le imminenti Amministrative, Stefano Alì, sindaco uscente, tira le somme dell’attività svolta in questi cinque anni. Nel 2018 fu eletto con il Movimento 5 Stelle, una novità per Acireale. Le dinamiche locali, però, sembrano avere seguito la crisi del Movimento a livello nazionale e regionale. Ecco le risposte del sindaco Alì alle nostre domande.
Lei ha manifestato più volte, anche pubblicamente, la volontà di non volersi ricandidare. Da giorni, tuttavia, sta circolando il suo nome..
Qualcuno mi ha chiesto di ricandidarmi, ma non torno indietro. Fare il sindaco è una missione impossibile e la gestione è complicata, soprattutto in periodi particolari come quelli di questi anni, segnati da terremoto, pandemia, sabbia dell’Etna. Con la Quota cento che ha falcidiato gli uffici. Quello che noto, poi, è che non è detto che le mie linee guida siano quelle che si aspetta la città. Inoltre è molto difficile far rispettare le regole.
Lascerà la politica definitivamente o continuerà in un altro ruolo?
Continuerò a essere attento a quello che succede nella mia città, ma da cittadino. Così come facevo prima di fare il sindaco. Dopo aver fatto il sindaco, qualsiasi altro ruolo sarebbe secondario.
Il rapporto con i consiglieri comunali ha senza dubbio segnato questa esperienza.
Il ruolo del consigliere è difficile: il consigliere di maggioranza, se non si intesta particolari battaglie, viene visto come uno yes man di qualsiasi cosa faccia l’amministrazione. In Consiglio, è più facile fare opposizione: ci si ritaglia un ruolo di visibilità. Poi bisognerebbe chiedere a quelli che hanno lasciato la maggioranza perché hanno cambiato anziché dimettersi.
Anche con la giunta le cose non sono andate meglio. Abbiamo assistito a diversi cambi. Su tutti spiccano quelli dei due vicesindaci: Salvatore Pirrone e Carmelo Grasso.
Con Salvatore Pirrone ci sono state visioni differenti, con me e il resto della giunta. Diversi invece sono stati i casi che riguardavano Alfio Cavallaro, Carmelo Grasso e Daniele La Rosa: loro hanno mollato forse per la stanchezza. Con loro abbiamo condiviso un percorso e tuttora ci vediamo spesso.
Sui rifiuti, restano le criticità anche fatte notare dai cittadini.
C’è stato l’aumento della Tari, ma è stato legato all’aumento del costo del conferimento in discarica. Oggi con la messa in liquidazione della discarica di Lentini, il percorso diventa complicato. Non c’è stata una pianificazione a livello regionale. Per quanto riguarda le azioni interne, consegneremo alla città, entro la fine del mio mandato, il centro di raccolta di via Catusi. In questi anni abbiamo attivato le aree di conferimento fisse: prima, una era a Copomulini, adesso in zona Tupparello. Ha pesato l’abbandono dei rifiuti: per contrastarlo abbiamo messo le telecamere e introdotto il sequestro del mezzo se utilizzato per l’abbandono, con una multa fino a 600 euro.
Parliamo di viabilità: manca ancora un vero piano di mobilità sostenibile.
Il problema della viabilità è legato ai parcheggi. Abbiamo dato il via al progetto del parcheggio scambiatore della fermata Capuccini, che si vedrà con la prossima amministrazione. Stiamo completando i lavori del parcheggio della stazione attuale. Abbiamo poi sistemato il parcheggio di Capomulini, che permetterà di avere una viabilità diversa anche attivando un sistema di bus navette. Per quanto riguarda il centro storico il problema esiste, ma una chiusura h24 di piazza Duomo crea una serie di controindicazioni che sono maggiori dei vantaggi, soprattutto in determinati orari e periodi dell’anno. Stiamo istituendo un sistema di varchi per sanzionare chi non rispetta la Ztl e togliere le transenne. Non credo che in tempi brevi si possa arrivare a una chiusura del centro storico h24.
Sulle infrastrutture: quando diventerà realtà la fermata ferroviaria Cappuccini? Due bandi di Rfi per i lavori sono andati deserti.
La fermata Cappuccini adesso è stata inglobata insieme a quella di Ragusa in un progetto più ampio e di importo maggiore. L’aumento del prezziario dell’opera ha inciso. Noi la parte nostra l’abbiamo fatta: in Consiglio, relativamente agli espropri, e accantonando 600mila euro del nostro bilancio da investire sull’opera. Toccherà alla prossima amministrazione proseguire quanto fatto.
Ci sono quattro strutture che per diversi motivi, al momento, sono inattive: Stadio Aci e Galatea, Pattinodromo, Palatupparello e Aci Greenways.
Il Palatupparello ha avuto una funzione importante come hub durante la pandemia. Per questa struttura siamo riusciti ad avere un finanziamento di un milione di euro per rimetterlo in sesto: abbiamo già fatto un investimento per sistemare il tetto. Forse qualcuno dimentica che dentro pioveva. Abbiamo chiuso col privato ripagando il mutuo da zero. Se non prima si fanno dei lavori non si può pensare alla gestione e tantomeno al ritorno dei concerti. Sul Pattinodromo c’è un procedimento in corso nei confronti della ditta.
Su Aci Greenways resta il collaudo da fare, hanno gravato dei contenziosi con i privati e le lungaggini dei lavori dovute alla pandemia. Allo Stadio Aci e Galatea stanno per iniziare i lavori sulla pista d’atletica: speriamo di riaprire lo stadio per la partita col Catania. Dall’altro lato voglio ricordare che abbiamo riqualificato il Comunale: prima non era fruibile. Abbiamo ottenuto infine un finanziamento tramite il Pnrr per il campo di Santa Tecla.
Che Comune lascia ai suoi successori?
Ho stabilizzato 283 precari, 5 assistenti sociali, indetto concorsi per due ingegneri e tre operai: oltre il 70 per cento dei dipendenti del Comune ha un contratto firmato con la mia amministrazione. Abbiamo iniziato un’importante opera di digitalizzazione, per cui abbiamo un milione di euro di fondi del Pnrr da spendere. L’aspetto su cui bisogna continuare a concentrarsi è quello della tenuta dei conti pubblici, che si basa sul fatto che i cittadini paghino le tasse. Ad Acireale c’è un tasso di morosità del 20 per cento: 10mila cittadini su 50mila non risultano in regola con i pagamenti. Stiamo affidando la riscossione a una ditta esterna.
Come vede il futuro del M5s, sia a livello locale che nazionale? Si sente ancora di far parte del Movimento?
Mi sento militante su alcune scelte che reputo importanti come la trasparenza, l’azione amministrativa, la capacità di fare attenzione a chi è più indietro. Norme come il reddito di cittadinanza, per me sono di assoluta civiltà. Su certe scelte – penso per esempio sulla posizione sulla guerra in Ucraina – bisogna avere una pozione chiara. Credo che, con l’elezione di Elly Schlein, si potrebbe andare sempre più verso un’alleanza col Pd. Io sono stato sempre una persona di sinistra. Il limite dei due mandati indebolisce il Movimento: non permette di creare una classe dirigente.
Acireale / Intervista al Sindaco Alì: il suo messaggio agli acesi
Ringrazio gli acesi, perché votandomi mi hanno dato la possibilità di fare un’esperienza unica: essere il sindaco della tua città è una cosa difficilissima, ma bellissima. La vita è fatta di esperienze: questa è stata la più formidabile. Nel futuro mi auguro che gli acesi scelgano persone che lavorino nell’interesse della città e non nel proprio interesse. Il rischio, altrimenti, è quello dell’immobilismo.
Carmelo Lombardo