Interviste / Carmelo Cundari: “La natura e il mio cane Browny sono le mie fonti di ispirazione”

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L’Hotel Sicilia di Giarre ha ospitato la cerimonia di presentazione di “Io e Browny”, prima fatica letteraria di Carmelo Cundari.
Classe 1940, diplomato allo storico nautico di Riposto, l’autore ha avuto una vita avventurosa e piena di responsabilità che lo ha portato dall’imbarco su petroliere sino ad incarichi dirigenziali per conto delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, conseguendo la cittadinanza americana fino a trascorrere la sua attuale vita nell’amena cittadina di Milo, alle falde dell’Etna, ove trova la fonte ispiratrice dei suoi racconti e delle sue poesie in vernacolo siciliano, pregne di quotidianità e deliziose da leggere.
A presentare il libro di Carmelo sono stati la figlia Sara, avvocato e giudice onorario, il prof. Marco Strano, docente di materie umanistiche e letterarie, e l’eclettico maestro Lio Tomarchio, che ha dedicato la sua vita al judo, al bastone siciliano (da lui brevettato come Liu-bo) ed alla scrittura, tant’è che non a caso è stato indicato da Cundari come suo mentore.
– Carmelo, vuoi parlarci di “Io e Browny”?
“Si tratta di alcuni episodi che ho già pubblicato su Facebook e che, com’è emerso dalle  condivisioni, hanno ricevuto consensi e trasmesso emozioni. Ho cominciato a scrivere come un asettico osservatore esterno della realtà che mi circonda. Avendo infatti vissuto per un lungo periodo negli Stati Uniti d’America e visitato, per motivi di lavoro, diverse nazioni con considerevole livello di civiltà, il mio rientro in Italia mi ha inevitabilmente ed inesorabilmente catapultato in una realtà tanto diversa da

Carmelo Cundari (secondo da sx.) durante la presentazione del suo libro

costringermi ad alcune riflessioni talvolta non sempre positive. Ho trascorso il primo inverno in Italia fronteggiando molte difficoltà nella mia vita quotidiana,queste mi spingevano purtroppo ad un continuo confronto negativo con la mia terra. Ho cominciato a ri­portare sui social i miei quotidiani disagi, come la neve o la sabbia vulcanica, entrando sempre più a fondo sulla problematica del governo di questo nostro meraviglioso Paese Italia. Traspare senz’altro un po’ di rabbia che inevitabilmente erode dentro”.
– La natura ed il tuo cane Browny sono le fonti di ispirazione…
“L’avvento della Primavera e le mie lunghe passeggiate al mattino con il mio cane Browny hanno deviato la mia rotta, sono rimasto incantato. Si sono risvegliati in me quei germi che sicuramente erano dormienti nel mio DNA. La mia penna ha seguito quindi l’impulso del cuore, trovando che l’amore per le meraviglie che ci circondano è tale da farmi riporre in un angolino la quotidianità piena di malumore e condizioni inaccettabili. Ho trovato che poter vivere in simbiosi con la natura circostante, sentire il calore del sole, vedere il chiarore della luna rispecchiarsi sul mare, osservare il cielo azzurro sopra di noi, sentire la voce della montagna, il profumo del verde che ci circonda, sono l’unica via della gioia e della speranza”.

Mario Vitale

 

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