“Non solo mizzica – La lingua di un popolo”. Su questo leit motiv, molto più di uno slogan, il dipartimento dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio dell’Assessorato regionale promuove interventi mirati nelle scuole dell’Isola per una conoscenza più profonda della lingua e della cultura siciliana, con il coinvolgimento di testimonial illustri.
Un «percorso culturale ed emozionale», così lo definisce l’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano in una nota stampa. Un percorso che si snoderà attraverso il coinvolgimento di artisti, musicisti, professionisti del teatro e delle arti visive. E anche l’organizzazione di eventi, spettacoli, concerti, momenti artistici e ludici, raccolta e catalogazione delle fonti bibliografiche e multimediali.
«Non solo mizzica – spiega l’assessore Turano – significa non solo stereotipi e vaghi retaggi destinati fatalmente a sparire con l’inseguirsi delle generazioni. Ma un contributo deciso affinché la nostra lingua siciliana, già oggetto di iniziative proficue e progetti accademico-didattici da parte del nostro assessorato, diventi davvero e finalmente patrimonio condiviso».
Diffondere la lingua siciliana nelle scuole
Il progetto – illustra la nota stampa – si articola in due tipologie di interventi. Il “Tipo A”, rivolto a tutte le scuole statali di ogni ordine e grado. E il “Tipo B”, che coinvolge esclusivamente le scuole secondarie di secondo grado, costituite in partenariato con capofila un liceo coreutico e musicale. Per la prima categoria il contributo è di 5 mila euro per ciascuna scuola. All’altra, invece, è riservato un budget fino a 40 mila euro per istituto. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 15 marzo, tramite Pec all’indirizzo dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it.
Le attività finanziate dovranno riguardare, fra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti) alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, “cunti”, secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali).
Ancora, incontri e giornate studio, organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, volte all’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi). Laboratori di diffusione della lingua siciliana. Incontri con cantastorie, pupari e altri artisti. Scambio intergenerazionale attraverso l’incontro fra giovani e anziani. Spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti.
Artisti testimonial della lingua siciliana
Analogamente, nell’ambito dell’intervento di Tipo B, saranno promosse attività laboratoriali finalizzate alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche. Eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica – una per ogni provincia – che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial.
Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e orario scolastico/accademico e dovranno essere terminate, inclusa la manifestazione pubblica finale, entro il 31 maggio 2024.
Il testo integrale della circolare è disponibile sul portale della Regione Siciliana a questo link